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Sverminare il gatto: come fare, vantaggi e potenziali rischi

13 marzo 2023 di Redazione

Ci sono alcuni sintomi nei gatti che potrebbero far pensare a un’infezione da vermi. È molto comune, infatti, che alcune specie di vermi si nascondano nell’intestino del nostro gatto: ecco perchè fare la sverminazione

Le prime settimane di vita dei gatti sono in genere le più delicate. Specialmente se nati in ambienti inospitali (come in strada) e adottati, i cuccioli di gatto potrebbero contrarre alcune malattie. Una di queste è l’infezione da vermi che – se non curata – potrebbe portare all’insorgenza di gravi malattie.

Intervenire prontamente è importantissimo per avere successo ed evitare ricadute negli anni successivi. Il veterinario di fiducia può quindi capire tempestivamente qual è il problema e prescrivere la cura adeguata per la sverminazione, che consiste solo in una pastiglia da somministrare al gatto secondo cicli regolari. Leggi tutto l’articolo per saperne di più.

Sintomi dell’infezione da vermi

L’infezione da vermi, in genere, è sempre preannunciata da alcuni sintomi visibili. Nella maggior parte dei casi i gatti manifestano diarrea intensa, vomito, perdita di peso non dovuta all’alimentazione, pancia gonfia e sonnolenza anomala. L’entrata in contatto del nostro gatto con i vermi potrebbe essere avvenuta in qualsiasi momento. Il vettore più comune è il latte materno, ma – in genere – i gatti che giocano all’aperto o mangiano alimenti non propriamente lavati e sterilizzati possono essere parassitati da vermi.

 

Quest’ultima specifica è davvero importante: molti credono che i gatti d’appartamento siano totalmente immuni da vermi. Alcuni studi hanno dimostrato che il contagio potrebbe avvenire in qualsiasi luogo, anche fra le sicure mura di casa.

Come funziona la sverminazione?

La sverminazione non prevede alcun tipo di trattamento invasivo. Appurata l’infezione, il veterinario valuta il caso e assegna una specifica cura. Passare dal veterinario è molto importante, in quanto un dosaggio errato potrebbe causare controindicazioni spiacevoli nel gatto.

In genere la pastiglia (o le gocce, nel caso il gatto rifiuti corpi estranei nel cibo) va somministrata a cicli di 14 giorni ogni due mesi finchè l’infezione non sarà sparita. Seguire regolarmente la cura è importantissimo, non è infrequente assistere a casi di ricaduta, che vanificherebbe tutti gli sforzi fatti fino al momento presente. Lo stesso trattamento funziona anche per i gatti adulti, qualora contraggano l’infezione quando sono già grandi.

Sverminare il gatto: come fare, vantaggi e potenziali rischi

Quali vermi intestinali possono interessare i gatti?

Sapere quali specie di vermi infestano i gatti aiuta a strutturare una terapia maggiormente efficace. I parassiti più frequenti sono sicuramente i nematoidi, i quali hanno una forma allungata e sono immediatamente riconoscibili. Altro gruppo a cui pensare massima attenzione è quello composto dalle specie Ancylostoma tubaeforme e Uncinaria stenocephala. Questi ultimi possono causare i sintomi più dolorosi per il gatto: è quindi importantissimo intervenire immediatamente.

Altri vermi che potrebbero causare problematiche sono le tenie, fra cui i cestodi, la giarda e i coccidi. Il padrone del gatto dovrebbe far massima attenzione in quanto questi vermi potrebbero causare danni anche agli umani che dovessero venirvi in contatto, con conseguenze intestinali od oculari. È consigliabile massima attenzione soprattutto quando si pulisce la lettiera o si gioca con l’animale.

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