Averla è un termine con il quale si indicano diverse specie di uccelli della famiglia dei Lanidi. Sono quattro le specie di averla che nidificano nel nostro Paese: l’averla capirossa (Lanius senator), l’averla cenerina (Lanius minor), l’averla maggiore (Lanius excubitor) e l’averla piccola (Lanius collurio). Di seguito una breve descrizione di queste quattro specie.
Averla capirossa
L’averla capirossa (Lanius senator) è un uccello di piccole dimensioni (la sua lunghezza varia dai 16 ai 18 cm circa e il suo peso è di circa 38 grammi) di cui esistono quattro sottospecie:
- Lanius senator badius
- Lanius senator niloticus
- Lanius senator rutilans
- Lanius senator senator.
L’averla capirossa maschio è caratterizzato dai colori vivaci della sua livrea; la parte superiore e quella posteriore del capo sono di colore rosso brunastro, la fronte e le tempie sono nere, le parti inferiori sono di colore biancastro con sfumature color crema, il dorso e le ali sono neri con fasce di colore bianco. I colori delle femmine di averla capirossa sono leggermente più sbiaditi. Il becco è di colore nero e la sua forma ricorda quella dei rapaci; l’averla è osservabile sulle cime dei cespugli, sui reticolati, sui rami morti, ma quando si sente disturbata tende a nascondersi.
Il suo habitat naturale è costituito da insediamenti agricoli e boschi. Sugli arbusti e sui rami degli alberi costruisce il proprio nido, abbastanza voluminoso. La femmina vi depone, annualmente, 5 o 6 uova. Il periodo della nidificazione va da maggio a giugno.
L’averla si nutre di insetti e di vertebrati di piccole dimensioni quali le lucertole e i roditori. Caccia avvistando le sue prede dai posatoi da cui si trova e poi si lancia verso di loro. Le prede possono essere catturate sia in volo sia in terra; dopo la cattura le prede vengono generalmente uccise infilzandole nelle spine dei rovi.
L’averla capirossa è una specie protetta ai sensi della legge 157/92; risente molto del bracconaggio e della deforestazione.

Averla capirossa (Lanius senator)
Il canto dell’averla capirossa
Averla cenerina
L’averla cenerina (Lanius minor), nota anche come averla minore, è spesso confusa con l’averla maggiore, ma la cenerina ha dimensioni inferiori (lunghezza oscillante fra i 20 e i 22 cm e un peso variabile tra i 35 e i 65 grammi; l’apertura alare è di circa 36 cm); visivamente però le due specie sono molto simili. Rispetto all’averla maggiore l’averla cenerina ha una maschera facciale nera più ampia. Ne esistono due sottospecie:
- Lanius minor minor
- Lanius minor turanicus.
La colorazione dell’averla cenerina è abbastanza vivace; petto rosato, ali di colore nero, coda nera, parti superiori di colore blu-grigio. Le parti inferiori sono di colore rosa chiaro. Il dimorfismo sessuale non è particolarmente evidente.
Il suo habitat naturale è costituito dai campi, dalle strade campestri dotate di vegetazione arborea; la si trova anche ai margini dei boschi, generalmente sotto i 900 m di altitudine; non è infrequente osservarla sui fili dei cavi elettrici.
Nel nostro Paese la maggior parte delle coppie risiede nell’Appennino meridionale e nella Pianura padana, ma, fatta eccezione per la Sardegna, è possibile trovarla in tutte le zone della nostra penisola.
Cova una volta l’anno nei suoi nidi fatti di graminacee e altre piante erbacee o arbustive e depone dalle cinque alle sette uova.
L’alimentazione dell’averla cenerina è praticamente identica a quella di tutte le altre specie di averla: insetti e piccoli vertebrati; in alcuni casi si ciba anche di piccoli frutti.
L’averla cenerina, un tempo molto comune in tutta Europa, è una specie protetta ai sensi della legge 157/92; risente molto della deforestazione e dell’incremento delle monocolture intensive.

Averla cenerina (Lanius minor)
Averla maggiore
Tra i vari tipi di averla, l’averla maggiore (Lanius excubitor) è quella più grande (lunghezza di circa 24 cm per 55 grammi di peso). Ne esistono dieci sottospecie:
- Lanius excubitor bianchii
- Lanius excubitor borealis
- Lanius excubitor excubitor
- Lanius excubitor funereus
- Lanius excubitor homeyeri
- Lanius excubitor invictus
- Lanius excubitor leucopterus
- Lanius excubitor mollis
- Lanius excubitor przewalskii
- Lanius excubitor sibiricus.
L’averla maggiore maschio ha la maschera facciale, le ali, la coda e il becco di colore nero; quando vola è bene evidente la barra alare di colore bianco, così come bianchi sono i lati della coda. Il capo e il dorso sono di colore grigio. Le parti inferiori sono bianco-grigiastro. Le femmine sono simili, ma loro colorazione è leggermente più opaca.
Ha una distribuzione molto vasta; nel nostro Paese migra e sverna soprattutto nelle regioni settentrionali a nord del Po; meno frequente la sua presenza nel centro Italia e nel meridione.
Il suo habitat naturale è costituito dalle brughiere, dalle torbiere e dai pascoli con alberi sparsi.
In coppia le averle costruiscono, a un’altezza di circa 12 m, un nido piuttosto massiccio fatto di rametti, erba e muschio. Nel Nord l’averla femmina cova dalle cinque alle sette uova in un anno; al Sud le uova sono in numero minore, ma le covate possono essere due.
Il sistema di caccia e il tipo di alimentazione sono pressoché gli stessi indicati per le altre averle.
L’averla maggiore è un uccello molto aggressivo contro quelli che considera intrusi e può aggredire e uccidere uccelli rapaci anche più grossi.

Averla maggiore (Lanius excubitor)
Averla piccola
L’averla piccola (Lanius collurio), nota anche come falconcello, è un uccello di piccole dimensioni (la lunghezza varia dai 17,5 ai 18,5 cm per un peso medio oscillante tra i 25 e i 35 grammi; l’apertura alare è di circa 29 cm). Le parti superiori sono di colore rosso brunastro, mentre il ventre e tutte le parti inferiori sono di colore bianco-rosato. Il vertice e il groppone sono invece di colore blu pallido; la testa, caratterizzata da una fascia nera sulla faccia, è di colore chiaro. La coda è di colore nero con i lati di colore bianco. Esistono quattro sottospecie di averla piccola:
- Lanius collurio collurio
- Lanius collurio juxtus
- Lanius collurio kobylini
- Lanius collurio pallidifrons.
Nel nostro Paese è piuttosto comune, fatta eccezione per il Salento e la Sicilia.

Averla piccola (Lanius collurio)
Il suo habitat naturale è costituito dalle campagne semiaperte caratterizzate dalla presenza di roveti, cespugli, filari di siepi, paludi ecc.
Il nido viene costruito dal maschio nelle parti basse degli alberi, nei cespugli e nelle siepi; l’averla femmina vi depone dalle quattro alle sei uova una volta l’anno.
Il sistema di caccia e l’alimentazione sono gli stessi delle altre averle.
L’averla piccola ha un canto flebile e gorgheggiante che ricorda quello del beccafico, un uccello appartenente alla famiglia dei Silvidi; molte volte canta imitando altre specie di uccelli.