Il beccafico (Sylvia borin) è un uccello dell’ordine dei Passeriformi e della famiglia dei Silvidi. Lungo appena 12-14 centimetri e con un peso intorno ai 20 g. Si tratta di un uccello canoro, dal canto melodioso e ininterrotto, diffuso in tutta Europa dove vive nella stagione calda, per migrare poi nell’Africa tropicale in inverno. In Italia nidifica in una vasta area che va dalle alpi alle pianure del Po, Ticino e Adige. Oltre alla specie nominale (Sylvia borin borin) ne esiste una sottospecie (Sylvia borin woodwardi) che vive in Europa orientale fino alla Russia. Predilige i boschi aperti di ontani ma si addentra anche nei frutteti e nei parchi anche se è molto schivo con l’uomo. Vive sia in montagna fino ai 2000 metri sia in pianura, dove si concentra sesso lungo le aree umide e golenali dei fiumi.

Il beccafico è un uccello dal canto melodioso
Caratteristiche
Maschio e femmina presentano un piumaggio simile di color verde olivastro, marrone più scuro sulle ali. Il beccafico si ciba prevalentemente di piccoli insetti larve o bacche. Il nome comune ricorda anche la sua predilezione per i fichi di cui è molto ghiotto. Costruisce il nido a livello del suolo, nascosto nel sottobosco. La femmina depone circa 5 uova, che sono covate da entrambi i genitori. I piccoli lasciano il nido dopo circa una decina di giorni.
Una curiosità: le sarde a beccafico
Le sarde a beccafico sono un piatto a base di pesce tipico della cucina siciliana. Cosa c’entrano con questo piccolo uccello? Si chiamano così perché vengono farcite esattamente come un’antica preparazione con cui in Sicilia si cucinavano i beccafichi, farciti con una preparazione a base delle loro interiora. Era considerato un piatto molto gustoso e prelibato.