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Capinera

La capinera (Sylvia atricapilla), noto anche come usignolo della Canarie, è un uccello appartenente alla famiglia dei Silvidi e caratterizzato da un canto alquanto melodioso.

La capinera è un uccello di piccole dimensioni; l’altezza media di questo tipo di uccello è di circa 14 cm per un peso che oscilla fra i 15 e i 25 g. L’apertura alare varia dai 20 ai 23 cm circa.

Il dimorfismo sessuale è particolarmente accentuato nella capinera; negli esemplari maschi, dal colore grigiastro, è presente una macchia nera nella zona superiore del capo (da qui il nome di questo volatile); negli esemplari femmine, dal piumaggio tendente al brunastro, la macchia è invece di colore rossastro.

Esistono cinque sottospecie di capinera:

  • Sylvia atricapilla atricapilla
  • Sylvia atricapilla gularis (anche Sylvia atricapilla atlantis)
  • Sylvia atricapilla heineken (anche Sylvia atricapilla obscura)
  • Sylvia atricapilla pauluccii
  • Sylvia atricapilla dammholzi.

Fatta eccezione per i Paesi nordici, le cui temperature sono troppo rigide, la capinera è presente in tutto il continente europeo; è diffusamente presente anche in Asia e in Africa. Nel nostro Paese la capinera è diffusa praticamente ovunque, in particolar modo nelle regioni meridionali e nelle isole.

L’habitat naturale della capinera è rappresentato dalla campagna e dai boschi ricchi di alberi; non è però infrequente trovarla anche nelle città, in particolar modo nei parchi, negli orti e nei giardini. Durante la stagione riproduttiva è possibile osservarla anche nei pressi dei cimiteri.

La capinera è un uccello molto vivace che ama muoversi di continuo; la sua indole timida e alquanto diffidente fa sì che spesso tenda a nascondersi, in particolar modo fra le piante di edera che, oltre a fornirgli un riparo adeguato dagli attacchi degli uccelli predatori, gli danno la possibilità di cibarsi grazie alle loro bacche, un cibo che la capinera apprezza particolarmente; tra le foglie di edera inoltre questo simpatico volatile trova molti insetti, i quali fanno parte del suo regime alimentare.

Il periodo riproduttivo della capinera va da maggio a luglio; generalmente si hanno due covate annue durante le quali vengono deposte dalle quattro alle sei uova di colore beige caratterizzate dalla presenza di piccole macchie scure. La covata delle uova viene effettuata da entrambi i genitori e la sua durata è di circa due settimane.

Anche l’alimentazione dei nuovi nati è curata dalla coppia; i piccoli possono lasciare il nido piuttosto velocemente (dopo dieci giorni circa), ma saranno imbeccati dai loro genitori fino al momento in cui non avranno raggiunto la piena autosufficienza. A differenza di quanto accade con altri tipi di uccello, il maschio della capinera è un ottimo genitore che è in grado di accudire la prole anche se la madre dovesse venire a mancare.

Le capinere sono considerati uccelli di notevole astuzia che dimostrano soprattutto quando percepiscono che i loro piccoli sono in pericolo a causa dei predatori; in questi casi infatti uno dei genitori cerca di sviare dai piccoli l’attenzione del predatore simulando una difficoltà; vi sono a questo proposito diverse osservazioni che mostrano come le capinere si fingono ferite, attirano l’attenzione dei predatori con gesti che danno l’idea di disagio; il predatore si dirige quindi verso la capinera che ritiene in difficoltà trascurando il resto, ma al momento dell’attacco la capinera vola via in modo rapido e improvviso.

L’alimentazione della capinera è essenzialmente costituita da bacche e piccoli frutti, semi, larve, insetti ecc.

Capinera (Sylvia atricapilla)

Capinera (Sylvia atricapilla)

Il verso della capinera

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