Il cardellino (Carduelis carduelis) è un uccello dell’ordine dei Passeriformi e della famiglia dei Fringillidi. Il nome deriva dalla pianta di cardo, dei cui semi il cardellino è molto ghiotto. Il suo habitat si estende per tutta l’Europa, ad eccezione dell’Islanda, in molte aree dell’Africa settentrionale e in Asia. In Italia, è un migratore presente nei periodi invernali o residente, nelle aree più calde della penisola: è particolarmente diffuso infatti in Campania e in Sardegna. Spesso vive anche in aree urbane, di cui predilige i viali alberati.
Si conoscono molte sottospecie, accanto a quella principale (Carduelis carduelis carduelis), si ricordano:
- Il Carduelis carduelis tschusi, che troviamo selvatico in Sardegna, Sicilia, Campania e isola d’Elba: ha il becco più sottile e una macchia bruna attorno alle orecchie più scura rispetto alla specie nominale (cioè la sottospecie principale, spesso indicata con il termine generico di cardellino euroasiatico)
- Il Carduelis carduelis caniceps, o cardellino dell’Himalaya, diffuso in Asia (Pakistan, Nepal, Iran e parte della Mongolia) che in Italia si trova spesso allevato in cattività.
- Il cardellino mayor è il nome, ormai ritenuto obsoleto, del Carduelis carduelis frigoris, originario della Siberia e molto diffuso tra chi si dedica all’allevamento in cattività

I colori vivaci del piumaggio del cardellino sono identici nell’esemplare maschio e nella femmina
Spesso si ibridano con altri uccelli simili, come i verzellini e i canarini.
Il cardellino bianco
Sempre tra le pratiche di allevamento, molto apprezzato poi è il cardellino bianco, che non è una sottospecie a parte, ma un esemplare di cardellino albino, cioè affetto da albinismo, una anomalia genetica che provoca la perdita del colore delle piume, con la sola eccezione spesso della macchia gialla del capo.
Si tratta di un uccello di piccole dimensioni, lungo al massimo 12 cm. Caratteristica è la maschera rossa facciale, ornata di nero; il petto è bianco cremisi, con ali nere barrate di un giallo acceso. Il becco è chiaro con la base allargata e le zampe sono scure. La femmina, leggermente più piccola, ha colori simili, solo a volte leggermente meno accesi.
Nidifica ai margini nei boschi, e anche nei territori urbani dove crescono alberi di latifoglie o conifere. Si ciba di semi di erbacee: oltre al cardo, è ghiotto dei semi di tarassaco, acetosa e girasole, solo per citarne alcuni.
Il cardellino porta a termine due o tre covate all’anno con quattro-sei uova: costruisce il nido all’estremità di un ramo di un albero e la cova, fatta solo dalla femmina, dura circa due settimane.
Il canto del cardellino
Si tratta di un uccello molto noto per il suo verso armonioso: lo ha reso infatti uno degli uccelli più amati e apprezzati fin dall’antichità; è stato spesso raffigurato in quadri (famosa la Madonna del cardellino di Raffaello Sanzio) o ispirato musicisti (come Vivaldi, nel suo concerto per flauto RV 428, dove un flauto imita il canto dell’uccello). Se volete ascoltarlo potete fare clic sul canto del cardellino.