I cigni sono uccelli dell’ordine degli Anseriformi e della famiglia degli Anatidi. Il nome comune raggruppa infatti gli uccelli acquatici più grandi della famiglia; infatti, l’apertura alare di questi animali può raggiungere i due metri e mezzo. Si tratta forse uno degli uccelli più conosciuti e si distingue, oltre che per le dimensioni, anche per il lungo collo e le grandi zampe palmate che, a seconda della specie, possono essere nere, grigie o rosa.
Le specie
Esistono varie specie di cigni, ma solo alcune sono presenti in Italia:
- Il cigno reale
- Il cigno nero
- Il cigno trombettiere
- Il cigno minore
- Il cigno selvatico o musico
I primi due sono diffusi in Europa, mentre il trombettiere (Cygnus buccinator) è diffuso solo in aree ristrette del Nord America, tra Stati Uniti e Canada, e il minore (Cygnus columbianus) ha un habitat naturale limitato ad Alaska, Canada e Russia siberiana. Quello selvatico (Cygnus Cygnus) invece vive nei paesi del Nord Europa (Scandinavia, Siberia, Islanda) e molto raramente è stato avvistato in Italia.
Per tutte le specie, nel loro suo habitat non può mancare l’acqua di un lago: per sollevarsi in volo infatti l’animale ha bisogno di ampi specchi d’acqua, su cui avvengono anche il corteggiamento e l’accoppiamento.
Cigno bianco e nero
I piccoli hanno un piumaggio di color grigio, ma gli adulti possono avere solo due colori: bianco o nero. In realtà, anche quello nero ha delle sfumature bianche (specie sulle ali) e non è completamente nero. Quello bianco invece ha il piumaggio di un bianco latte. Per i dettagli su quello bianco, si rimanda all’articolo dedicato al Cigno reale (altro nome comune di quello bianco).

Un esemplare di cigno nero
Il cigno nero
Il cigno nero (Cygnus atratus) è originario dell’Australia e fu scoperto solo alla fine del diciassettesimo secolo. Il colore nero è interrotto solo dal bianco sulle piume remiganti, che diventa visibile però solo durante il volo. Sul nero del piumaggio risalta il becco di colore rosso acceso, solcato da una macchia bianca.
Le abitudini sono simili a quelli degli altri cigni: monogamo per tutta la vita, la coppia depone in media da dieci a dodici uova che sono covate per circa 40 giorni; inoltre è erbivoro e si ciba spesso di alghe o erbe acquatiche.
Per il colore nero del suo piumaggio, è sempre stato cacciato dagli aborigeni australiani che lo ritenevano un animale maledetto, alleato del diavolo. Anche nel celebre balletto di Tchaikovsky, Il lago dei Cigni, la perfida Odile assume le sembianze di un cingo nero, simbolo del male, a cui si contrappone quello bianco dell’infelice Odette.
Il canto
In realtà molte specie non hanno spiccate doti canore; l’espressione il canto del cigno, intesa come la manifestazione dell’ultima prestazione artistica o professionale di una persona, deriva dalla credenza che i cigni all’approssimarsi della morte, si cimentassero nell’ultimo, indimenticabile, canto della loro vita. Lo stesso Platone, nel descrivere questa abitudine, sembra si riferisse ad alcune specie selvatiche, noti per le loro doti canore. Se volete ascoltare il verso del cigno, cliccate sul titolo del paragrafo.