Il falco pescatore (Pandion haliaetus), è un uccello dell’ordine degli Accipitriformi e della famiglia dei Pandionidi. Prende il suo nome comune dalla sua notevole capacità di catturare pesci nell’acqua, sia dolce sia salata. Il suo habitat è molto esteso, e lo si può trovare in tutti i continenti, ad eccezione delle aree artiche. Se ne conoscono quattro sottospecie e in Italia è tornato a nidificare all’inizio di qeusto secolo dopo parecchi decenni in cui era considerato molto raro. Spesso migra alla ricerca di aree più ricche di cibo e in Italia può essere osservato sia come migratore sia come svernante, principalmente in Sicilia, Sardegna e Toscana.
Predilige gli spazi accanto ad aree umide con specchi d’acqua ove poter trovare le sue prede. Infatti, si ciba esclusivamente di pesci che cattura volando radente sull’acqua e afferrandole con le zampe provviste di artigli.
Descrizione
Il falco pescatore ha una lunghezza intorno agli 80 cm con un’apertura alare che arriva a 180 cm. Il colore del piumaggio è scuro (marrone-grigio) per dorso e ali, mentre è completamente bianco sul ventre fino alle piume che coprono le zampe nere. Ciuffi di piume bianche adornano anche il capo, solcato da una banda nera in corrispondenza degli occhi, mentre il becco è grigio-nero. Spicca l’iride gialla dell’occhio.

Un falco pescatore ha appena catturato un pesce planando sull’acqua
Il falco pescatore è una specie monogama e la coppia rimane assieme per tutta la vita. Il nido è costruito sugli alberi nelle aree settentrionali mentre è al riparo delle rocce negli habitat più caldi. La femmina depone da uno a quattro uova che cova per circa un mese e mezzo. I piccoli rimangono nel nido per circa 6-7 settimane accuditi da entrambi i genitori.