La gazza (Pica pica), è un uccello dell’ordine dei Passeriformi e della famiglia dei Corvidi. La gazza è un uccello molto conosciuto, per via del suo carattere particolarmente socievole che la spinge a vivere anche nelle aree antropizzate a contatto con l’uomo. Non è raro, infatti, vederla in parchi o giardini. Molto socievole, vive in gruppo soprattutto nella stagione riproduttiva. E un uccello curioso e intelligente. Diffusa in tutta Europa e in Asia, in Italia è diffusa in tutta la penisola, ma assente in Sardegna, dove sono stati fatti tentativi di reintroduzione.
Caratteristiche
La gazza ha il corpo elegante, affusolato di circa 50 cm di lunghezza. L’eleganza è sottolineata dal contrasto nella livrea tra il nero del capo del dorso e di parte delle ali e il bianco del ventre e del sottocoda e dalla lunga coda nera. Il nero può assumere riflessi verdi o blu. Non esiste sostanziale differenza tra maschio e femmina.

Le gazze non temono il contatto con l’uomo e spesso popolano anche parchi urbani e giardini
La dieta è sostanzialmente onnivora, perché si ciba indistintamente di gemme, frutta, vegetali, ma anche insetti, uova di altri uccelli. Il suo opportunismo la spinge anche a cibarsi di carogne di animali.
La gazza depone da quattro a sei uova in un nido costruito sugli alberi. La cova dura quasi un mese e i piccoli sono allevati da entrambi i genitori. Dopo una ventina di giorni dalla schiusa delle uova, i piccoli sono già in grado di allontanarsi in modo autonomo dal nido.
La gazza ladra
La gazza è protagonista di un’opera di Rossini, la gazza ladra. Nell’opera Ninetta viene accusata ingiustamente di aver rubato una posata d’argento, che in realtà è stata portata via da una gazza. Questa si ripresenta nel secondo atto rubando ancora le monete: Viene inseguita e nel suo nido sul campanile si scopre l refurtiva e Ninetta iene così liberata. Nell’opera la gazza appare come l’uccello curioso è un po’ dispettoso, qual è la fama che viene attribuita a quest’uccello.
Quest’uccello emette un suono ripetitivo ma curiosamente è capace anche di imitare altri uccelli e, si dice che al pari di alcuni merli, sia in grado di riprodurre anche la voce umana. Se volete ascoltare il suo verso, cliccate il link.