Il merlo (Turdus merula) è un uccello appartenente all’ordine dei Passeriformi e alla famiglia dei Turdidi; come dice il termine, assieme ai merli fanno parte di questa ricca famiglia anche i tordi, con il quale il merlo condivide alcune abitudini e caratteristiche, come quella di essere un uccello terricolo (passa molto più tempo a terra che sugli alberi) e l’alimentazione onnivora. Il merlo ha dimensioni medio-piccole, non superando di norma i 25-30 cm e i 100 g di peso. La specie presenta dimorfismo sessuale, perché gli esemplari maschi e femmina sono diversi nel piumaggio: il maschio è completamente nero lucido con il caratteristico becco di un giallo acceso, che però assume questa colorazione solo dopo il primo anno di età (mentre da giovane il becco è grigio-nero). La femmina (a qualunque età) e i piccoli (di entrambi i sessi) sono grigio scuro e a volte presentano delle piccole maculature o striature; queste sono più evidenti negli esemplari giovani. Il becco nelle femmine è color bruno. Nel maschio, anche l’occhio nero è circondato da una linea di colore giallo vivo. Il merlo effettua due mute all’anno. Le zampe sono forti (il merlo è un ottimo corridore), scure e ricoperte di squame.
Caratteristiche principali e habitat
Il merlo nidifica in tutta l’Europa, con eccezione delle aree più settentrionali, ed è diffuso anche in Asia e in Africa settentrionale. In Italia è ben presente in tutta la penisola, sia nidificante sia di passo, ed è, dopo il passero comune, il Passeriforme più diffuso; si stima che siano presenti più di quattro milioni di coppie nidificanti. È uno degli uccelli in grado di adattarsi anche alla vita cittadina, dove si può trovare nei parchi, nei giardini e nelle aree verdi. Non vive però ad altitudini superiori sopra il limite della vegetazione arborea, perché predilige fare i nidi in siepi e cespugli.

Merlo comune (Turdus merula)
Il merlo è in parte stanziale (specie nelle zone più meridionali), in parte uccello di passo (al nord dell’Europa); è un uccello che vive in coppie isolate (è una specie monogama) e si unisce ai gruppi di altri simili se deve migrare. La migrazione, prevalentemente notturna, se avviene, è in ottobre e a marzo.
Aspetti caratteriali, alimentazione e riproduzione
Il merlo è d’indole molto socievole e ben si adatta alla presenza degli esseri umani. Onnivoro, la sua alimentazione comprende frutta, bacche, semi, o piccoli animaletti (lombrichi, scarafaggi), che trova raspando e beccando nel terreno.
La stagione della riproduzione inizia a marzo e può protrarsi fino a luglio, con un massimo di tre covate. La femmina costruisce il nido tra i rami di cespugli, siepi e, molto più raramente nel terreno, e depone dalle quattro alle sei uova, che cova principalmente da sola, anche se a volte il maschio collabora, sia nella realizzazione del nido sia nella cura dei piccoli. Dopo circa quindici giorni le uova si schiudono e i piccoli lasciano il nido dopo altri quindici giorni.
Anche se non protetto, il merlo, a differenza del tordo, è scarsamente cacciato e le minacce che hanno diminuito la popolazione, specie a livello locale, sono state, negli anni attorno al 2000, di carattere sanitario (epidemie di malaria avicola).
In Italia esiste un altro tipo di merlo, il merlo acquaiolo (Cinclus cinclus), sempre dell’ordine dei Passeriformi, ma di un’altra famiglia, quella dei Cinclidi. Si tratta però di un uccello ben più difficile da osservare; vive infatti solo lungo i corsi d’acqua negli ambienti montani, nidificante solo in Sicilia o in Sardegna e più raramente sulle Alpi e nelle zone pedemontane della Pianura Padana. La differenza fondamentale con il merlo comune è la presenza di una vistosa macchia bianca sulla gola e la sua indole molto più schiva e selvatica. A differenza del merlo comune, quello acquaiolo è una specie protetta in Italia.

Merlo acquaiolo (Cinclus cinclus)
Da non confondere infine il merlo comune con il merlo indiano (Gracula religiosa), parente invece degli storni (è della famiglia degli Sturnidi). Quest’animale, famoso per le sue capacità di imitare altri versi, al pari dei pappagalli, ha ben poco in comune con il merlo: non vive in natura in Italia e in Europa, in quanto diffuso solo in India, Malesia, Sri Lanka e Indonesia e viene spesso tenuto in cattività a scopo ornamentale.

Merlo indiano (Gracula religiosa)
Come riconoscere le uova del merlo
Per la sua grande diffusione anche in zone urbane, non è difficile scoprire le uova di merlo, visto che i nidi sono molto spesso raggiungibili, costruiti ad altezza d’uomo o poco superiore. A volte si scoprono anche nei frutteti, durante le operazioni di potatura. Non è difficile riconoscere le uova del merlo: sono di un colore tendente al verdognolo o azzurrino, di dimensioni piccole, lunghe circa tre centimetri e puntinate in modo molto irregolare di grigio.

Uova di merlo
Il canto del merlo
Il canto del merlo è molto vario e si sente generalmente fin dalle prime ore del mattino anche a distanza. Di solito è una sequenza di note molto diverse tra loro, particolarmente squillanti, che ricorda un fischiettare allegro. All’inizio del periodo degli amori, il maschio si posiziona in alto sugli alberi o sulle antenne delle case, cantando melodie ripetitive, allo scopo di delimitare il territorio e chiamare la femmina. Tali melodie sono seguite da una pausa lunga, durante la quale non è difficile sentire la “risposta” di altri merli più distanti. In altre situazioni, il canto può variare, come quando chiama i piccoli.
Clicca sul link per ascoltare il canto del merlo.