L’oca selvatica (Anser anser) è un uccello dell’ordine degli Anseriformi e della famiglia degli Anatidi. Si tratta dell’oca più grande diffusa in Italia. Di quest’uccello la specie nominale (Anser), conosciuta anche con il nome di oca cenerina, perché nel piumaggio è predominante la tonalità di grigio, è più diffusa nell’Europa del Nord. La sottospecie Anser Anser rubirostris, che, come dice il nome specifico latino, si distingue per il becco rosato. Si trova più frequentemente nell’Europa sudoccidentale e in Asia.
Diffusione e habitat
Il suo habitat sono luoghi umidi, sul limitare di paludi o corsi d’acqua, circondati da una fitta e bassa vegetazione. È un uccello migratore, raramente sedentario. Molto socievole, condivide il territorio con altri uccelli acquatici, come il germano reale o il cormorano.

Una famiglia di oca selvatica: i piccoli seguono i genitori per circa un anno
Caratteristiche
L’oca selvatica ha il piumaggio di colo grigio, leggermente screziato di marrone-nero sulle ali, e bianco sul ventre e nel sottocoda. IL becco è arancione o rosato a seconda della sottospecie. La lunghezza è compresa tra i 75 e 90 cm con un’apertura alare compresa tra il metro e mezzo e i due metri. Non ci sono sostanziali differenze nella livrea del maschio e della femmina. Gli esemplari più giovani allo il colore delle piume più uniforme e tendente al bruno-marrone.
La femmina depone da quattro a sette uova nel nido costruito vicino all’acqua. I piccoli sono in grado di volare dopo circa un mese ma non si allontanano dalla famiglia fino all’anno successivo. Raggiungono la maturità sessuale dopo circa tre anni.