L’occhiocotto (Sylvia melanocephala) è un uccello dell’ordine dei Passeriformi e della famiglia dei Silvidi. Uccello diffuso nell’area mediterranea, in Italia può essere migratore di passo o nidificante, a volte anche sedentario, specialmente nelle regioni settentrionali (Piemonte, Lombardia). Molto diffuso anche in buona parte delle isole maggiori. Molto simile al passero, si distingue per i suoi curiosi occhi un po’ sporgenti e dall’iride rossa. Il suo habitat è vario: lo si può trovare nei boschi di latifoglie o nelle campagne aperte con una buona presenza di vegetazione arbustiva. La sottospecie dell’occhiocotto meridionale (Sylvia melanocephala carmichael-lowi) è stata osservata da alcuni studiosi come nidificante in Puglia e Basilicata. Vive in luoghi ricchi di fitta vegetazione arbustiva, ma anche in parchi e giardini. Molto territoriale, difende il territorio con atteggiamenti aggressivi rispetto alle altre specie. La specie dell’occhiocotto non è considerata minacciata e ha uno stato di conservazione favorevole in Europa.
Caratteristiche
Di dimensioni contenute, la sua lunghezza è di circa 14 cm. I colori del piumaggio sono grigio sul dorso, nero sulla testa. Gola e petto sono bianchi. La femmina ha colori meno contrastati che virano sul bruno. La sua alimentazione è molto varia: si ciba di insetti, lombrichi, larve, ma anche di semi, granaglie e bacche che trova sugli arbusti o frutta (uva, fichi o frutti rossi).

L’occhiocotto ama la macchia mediterranea ed è particolarmente diffuso in Sicilia e Sardegna
La femmina depone da tre a quattro uova nel nido costruito negli arbusti. La cova delle uova dura circa due settimane e i piccoli, dopo una decina di giorni, sono già in grado di volare ed essere indipendenti dai genitori.