L’occhione (Burhinus oedicnemus) è un uccello dell’ordine dei Caradriformi e della famiglia dei Burinidi. Si tratta di un uccello migratore originario delle aree temperate e tropicali. In Italia può essere osservato di passo, raramente come nidificante, in particolare nella Pianura Padana. Difficile da osservare perché è di abitudini crepuscolari o notturne. Il nome comune si riferisce alla sua alta acuità visiva che gli permette di vedere bene anche di notte. In inglese è conosciuto come Stone curlew, ovvero chiurlo delle pietre, per la sua abitudine di costruire il nido tra i sassi. In Africa è diffuso anche l’occhione del Sahara e l’occhione del Senegal. Questi ultimi sono stati segnalati come presenza occasionale in Sardegna e Sicilia e nell’area di Ravenna.
Diffusione e habitat
L’occhione è diffuso nell’Europa mediterranea, in Turchia e sul mar Caspio. La sua popolazione è in diminuzione anche se non è ancor considerata una specie minacciata. Il suo habitat preferito sono le campagne aperte e le tundre, anche vicino ai corsi d’acqua con greti sassosi.
Caratteristiche
L’occhione ha una lunghezza intorno ai 45 cm e un’apertura alare che raggiunge il metro. Il piumaggio è color sabbia o marrone, ampiamente screziato di bianco, con macchie sul dorso e striature sul petto. Zampe e occhio sono gialli. Il becco è scuro con la base gialla. Le zampe lunghe gli permettono di essere un ottimo corridore. L’occhio è smisurato rispetto al capo e le sue grandi dimensioni sono un tratto distintivo.
La femmina depone in primavera ed estate due uova (in genere in una sola covata). I piccoli abbandonano il nido appena dopo la nascita e sono idonei al volo dopo circa due mesi.