La pernice rossa (Alectoris rufa, Linneo 1758) è un uccello dell’ordine dei Galliformi e della famiglia dei Fasianidi. Il nome comune è dato dal fatto che questo tipo di pernice presenta le zampe e il becco di color rosso acceso. Oltre alla specie nominale, si distinguono la pernice corsa (Alectoris rufa corsa), la pernice spagnola (Alectoris rufa hispanica)e la pernice australe (Alectoris rufa australis o intercedens).
Diffusione – Diffusa nell’Europa meridionale, specialmente in Francia (e in particolare in Corsica) e Spagna, la pernice rossa in Italia è presente in collina o sulle quote basse degli Appennini (dai 200 ai 900 m): Umbria, Lazio e Molise le regioni più popolate. Viene anche reintrodotta nel territorio grazie al ripopolamento venatorio.
Habitat – Il suo habitat sono gli spazi aperti, anche coltivati, le brughiere e in genere campi con vegetazione rada e bassa. Si può trovare anche sui versanti rocciosi delle colline, preferendo i versanti soleggiati. Non ama i luoghi umidi e ha abitudini più terricole.
Comportamento – Uccello prevalentemente stanziale, vive in gruppi numerosi, che lascia al sopraggiungere della stagione riproduttiva. Ottima pedinatrice, raramente spicca il volo, in genere quando si sente minacciata.
Descrizione – La pernice rossa misura mediamente una lunghezza di 35 cm; il piumaggio di color rossiccio-marrone è bianco sul petto e presenta un caratteristico collare nero che parte dall’occhio e racchiude la gola bianca. Il ventre è rossiccio e i fianchi sono striati di nero.

La popolazione della pernice rossa in Italia è stimata attorno ai 3.000-4.000 individui ed è sostanzialmente stabile in seguito ai ripopolamenti a scopo venatorio
Riproduzione – A gennaio le coppie si separano dal gruppo e costruiscono il nido in buche del terreno, al riparo della vegetazione. La pernice rossa è monogama e la coppia può restare unita tutta la vita. La femmina depone in media da otto a sedici uova e la cova dura circa 25 giorni. Come curiosità si può citare il fatto che a volte la coppia depone le uova in due nidi distinti, ognuno gestito da un partner, ognuno dei quali educa la “sua” prole: solo in un secondo tempo le nidiate si fondono. I piccoli abbandonano il nido appena nati e sono indipendenti nel giro di poche settimane. Nel caso di una covata negativa, è possibile che si abbia una seconda covata.
Conservazione – Secondo la convenzione di Berna, la pernice rossa è specie protetta; in Italia secondo la legge del 1992 è oggetto di caccia. Pur essendo abbastanza buona, la conservazione della specie risente dell’attività venatoria in quanto le immissioni effettuate a fini venatori (quindi la specie rientra in una caccia sostenibile) non sempre sono coerenti con la stabilità della popolazione. Altro fattore negativo è l’abbandono delle coltivazioni nelle zone montane e il diffondersi del bosco.
Il canto della pernice rossa
Se volete ascoltare il richiamo della pernice rossa, particolarmente rumoroso e che ricorda quello del fagiano, cliccate sul link.