Il picchio è un uccello nell’ordine dei Piciformi e della famiglia dei Picidi, molto conosciuto per la sua abitudine di picchiare incessantemente il tronco degli alberi con il becco, robusto e appuntito. Il nome fa riferimento proprio a questa sua caratteristica: in realtà, esistono, decine di specie diverse di picchi e uccelli simili della stessa famiglia, come il torcicollo (Jynx torquilla). In Italia, i più comuni sono il picchio rosso (maggiore e minore), quello verde e quello picchio nero. Nel nostro Paese si possono trovare anche il picchio muraiolo, molto difficile da osservare, e il picchio muratore. Nonostante il nome comune però, appartengono a un altro Ordine: sono, infatti, Passeriformi e hanno ben poco in comune con gli altri “picchi”.
Il picchio rosso
Il picchio rosso maggiore (Dendrocopos major) è un uccello di medie-piccole dimensioni: non supera, infatti, i 25 cm di lunghezza e i 90 g di peso. Ha però una buona apertura alare, se rapportata alle dimensioni contenute, arrivando fino a 44 cm. La specie non presenta dimorfismo sessuale: maschi e femmine hanno un piumaggio bianco e nero, con una vistosa macchia rossa sotto la coda e, negli esemplari più giovani, anche sul capo. Il becco è color nero, allungato e molto resistente per martellare la corteccia degli alberi. Anche le zampe sono potenti e in grado di far scalare all’uccello i tronchi in verticale.

Picchio rosso maggiore (Dendrocopos major)
Nidifica in tutta l’Europa ed è diffuso anche in Asia e in Africa settentrionale. Sono state identificate più di una decina di sottospecie, di cui due in Italia (una specifica della Sardegna); alle nostre latitudini sono di natura stanziale e sedentaria.
Le altre sottospecie delle aree più fredde dell’Europa settentrionale sono invece migratorie. Il picchio rosso è abbastanza adattabile e, oltre che nei boschi di latifoglie e conifere, non è raro trovarlo anche in boschi di parchi urbani.
La sua alimentazione è quasi esclusivamente a base d’insetti e larve, che individua ascoltando il rumore che fanno spostandosi sotto la corteccia di alberi; il lungo becco fora la corteccia e la lingua retrattile estrae la preda. Occasionalmente può integrare l’alimentazione con piccole bacche e semi. L’abitudine di picchiettare sugli alberi non serve solo per procurarsi il cibo: all’inizio della primavera il picchio maschio tamburella incessantemente i tronchi per delimitare il territorio e richiamare la femmina.
La stagione della riproduzione inizia a primavera e maschio e femmina si dedicano entrambi alla costruzione del nido e alla cura dei piccoli. La femmina depone da quattro a sei uova, una sola covata all’anno.
Il picchio rosso minore (Dendrocopos minor), è molto più piccolo, raggiunge al massimo 15 cm e il peso non va oltre i 25 g; è meno diffuso rispetto a quello maggiore, mancando completamente in Sardegna e in alcune aree del nord-est. A differenza del suo omonimo maggiore, la femmina è priva della tipica macchia rossa. Si tratta di un uccello timido e schivo, difficile da osservare.
Il picchio verde
Il picchio verde (Picus viridis), come dice il nome comune, ha il piumaggio tipicamente verde scuro nella parte superiore, più tendente al giallo e al grigio nella parte inferiore del corpo. La testa è rossa, solcata da due strisce nere che partono ai lati e dalla parte inferiore del becco. In Italia è ben diffuso, ma manca in alcune zone, come la Pianura Padana orientale, sul versante adriatico e in Basilicata. Anche in Europa ha una diffusione più a macchia di leopardo, essendo assente in molte zone come la Scandinavia, l’Irlanda e la Scozia. Pur prediligendo i boschi selvatici, non è raro incontrarlo anche nei parchi cittadini.

Picchio verde (Picus viridis)
Condivide comportamenti e alimentazione tipici del picchio rosso, dal quale si differenzia, oltre per il colore, anche per le dimensioni, riuscendo a raggiungere i 30 cm di lunghezza e il mezzo metro di apertura alare. La femmina, più prolifica rispetto alle altre specie di picchio, depone fino a otto uova.
Il picchio nero
Il picchio nero (Dryocopus martius) è, tra i picchi, quello che ha l’habitat più ampio: è diffuso, infatti, in Europa dalle zone mediterranee fino alla Russia e, in Asia, dalla Cina fino alla Siberia. In Italia vive nelle aree montuose, nelle foreste di alberi di alto fusto, specie conifere, faggi e larici e solo saltuariamente si spinge in aree aperte e radure, e comunque sempre lontano dalla stagione della riproduzione.

Picchio nero (Dryocopus martius)
Il picchio nero è il più grande di tutti i picchi europei; è lungo fino a 50 cm e un’apertura alare che supera i 65 cm. Il colore del piumaggio è molto scuro, tendenzialmente nero, con la classica macchia rossa sul capo, particolarmente grande nei maschi, dove può occupare tutta la testa, mentre nelle femmine è più piccola. Questo picchio si distingue anche per i suoi singolari occhi chiari.
Tutti i tipi di picchi descritti (rosso, verde, nero) sono specie protette in Italia.
Il verso
Tutti i picchi usano tambureggiare sui tronchi degli alberi per trasmettere segnali agli altri della stessa specie e per delimitare il territorio. Spesso quindi la sua presenza, più che dal canto, è svelata dal rumore sordo del suo picchiettare sulle cortecce, udibile anche fino a un km di distanza. Clicca qui per sentire il suono emesso dal tambureggiare di un picchio rosso.
Il verso è molto singolare e differente nelle varie specie. Il picchio rosso maggiore emette una specie di cinguettio breve e monotono. Il picchio nero emette un verso più metallico, con sillabe allungate. Clicca sul link per ascoltare il verso del picchio nero. Clicca sul link per ascoltare invece il verso del picchio rosso maggiore. Clicca sul link invece per ascoltare il richiamo di un picchio rosso minore.