Il barbet è una razza canina di taglia media originaria della Francia; è un cane da acqua che anticamente è stato utilizzato per la caccia di anatre e cigni. Il barbet è una razza canina appartenente al gruppo 8 (cani da riporto cani da cerca cani da acqua), collocata nella sezione 3A (cani da acqua), secondo la classificazione della F.C.I. (Federazione Cinofila Internazionale). È chiamato anche barbillot. Il basenji è una razza canina appartenente al gruppo 5 (cani tipo spitz e tipo primitivo); collocata nella sezione 6A (tipo primitivo), secondo la classificazione della F.C.I. (Federazione Cinofila Internazionale). Il basenji è conosciuto anche con il nome di terrier del Congo o cane di Cheope.
Indice
- Carattere
- Caratteristiche fisiche
- Salute e vita media
- Prezzo dei cuccioli
- Allevamenti
- Origini della razza
- Un nome per il mio barbet

Nel 2020 all’ENCI non ci sono state iscrizioni di Barbet
Carattere del barbet
Per ulteriori informazioni sulle singole voci della scheda (copyright cane-e-gatto.it) si consulti l’articolo Come scegliere un cane. Il punteggio varia da 1 a 10 e risponde direttamente alla domanda indicata dalla locuzione della prima parte, per cui un voto molto basso in aggressività indica che la razza non è aggressiva; in rosso gli aspetti critici della razza. La scheda è una media, quindi il singolo soggetto può anche scostarsi significativamente da quanto illustrato. Per Tolleranza ai bambini si intende “bambini al di fuori dell’ambito familiare”; per la salute si tiene conto sia della vita media sia delle patologie tipiche della razza. Non indichiamo la propensione della razza alla guardia perché riteniamo che dedicare un cane alla guardia sia un modo ormai obsoleto di convivere con esso.
- Adatto a chi non ha poca esperienza cinofila: 4
- Affezione alla famiglia: 10
- Affezione ai bambini: 8
- Affezione agli estranei: 6
- Aggressività verso altri cani: 5
- Aggressività verso piccoli animali (gatti, scoiattoli): 6
- Salute: 8
- Intelligenza: 8
- Tendenza ad abbaiare: 6
- Necessità di esercizio fisico: 6
- Adattabilità in appartamento: 6
- Tolleranza della solitudine: 2
- Tolleranza a climi freddi: 8
- Tolleranza a climi caldi: 8
- Facilità di toelettatura: 3
- Facilità all’addestramento: 7
- Tendenza ad allontanarsi quando libero: 6
- Tolleranza alla fatica: 7
Il Barbet è un cane molto potente, rustico e vigoroso, resistente al freddo e all’umidità, ama l’acqua e nuota molto bene, ha un buonissimo olfatto, un’andatura lenta, è il cane adatto a chi caccia uccelli acquatici. Ottimo cane da riporto, è stato usato anche come cane da pastore.
Ha un carattere equilibrato, mai aggressivo, dolce e affettuoso, vive bene in città anche se non ama essere rinchiuso e soprattutto non tollera stare solo, sono indispensabili per lui uscite regolari. Essendo rustico e piuttosto resistente si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno e di clima, anche se non sopporta benissimo il calore per il suo pelo spesso, col tempo ha imparato a essere il cane perfetto sia per la palude sia per l’ambiente domestico. Oggi è quindi un cane perfetto anche per la famiglia, adatto anche per giocare con i bambini, facile da addestrare essendo equilibrato mai aggressivo e molto socievole.
Il pelo varia da ondulato a riccio e i colori includono nero, grigio, marrone, fulvo, fulvo chiaro, fulvo rosso e bianco.
La spazzolatura e la pettinatura quotidiana sono un must per evitare la formazione di nodi. Il mantello raccoglie di tutto (foglie, rametti, semi) e alcuni proprietari preferiscono farlo tosare per mantenerlo più ordinato. Perde pochissimo pelo e quindi è una razza adatta a chi soffre di allergie.
Caratteristiche fisiche del barbet
Il barbet è un cane di taglia media caratterizzato da una spessa pelliccia lanosa che gli assicura una protezione efficace contro il freddo e l’umidità.
Testa: cranio rotondo e largo con canna nasale corta e stop marcato, muso quadrato e labbra spesse pigmentate, occhi rotondi di preferenza marrone scuro, nascosti dal pelo del cranio e dalla canna nasale. Le orecchie hanno l’attaccatura bassa, sono lunghe e piatte ricoperte di pelo lungo con mechè.

Barbet
Corpo: il torace è largo molto sviluppato e dà immagine di potenza con il suo collo corto e forte. Le costole sono arrotondate, il dorso leggermente convesso, rene corto e arcuato con groppa dal profilo arrotondato.
Arti: forti, muscolosi con una buona ossatura, piedi rotondi e larghi.
Coda: forma un leggero uncino in punta, con attaccatura bassa e leggermente sollevata ma senza raggiungere la linea orizzontale.
Pelo: lungo, lanoso, ondulato, a volte arricciato e forma delle mechè, uno spesso vello lanoso che gli garantisce una protezione contro il freddo e l’umidità. Il pelo della testa deve ricadere fino alla canna nasale e nascondere gli occhi, la barba deve essere lunga con baffi sostanziosi. Il mantello può essere semplicemente nero, marrone fulvo, sabbia, bianco o più o meno chiazzato, sono accettate tutte le sfumature di fulvo e sabbia.
Altezza e peso: il maschio deve avere un’altezza minima di 54 cm mentre la femmina minimo 50 cm con un peso che va da 20 a 25 kg.
Barbet: salute e vita media
Il barbet non ha bisogno di particolari cure a parte una costante spazzolatura, come tutti i cani che amano l’acqua però, può soffrire di patologie alle orecchie, che vanno monitorate costantemente. SI tratta di una razza forte non soggetto specifiche malattie, anche se può essere soggetto al sovrappeso.
La vita media del barbet è di 13-15 anni.
Il prezzo dei cuccioli
Non essendo una razza diffusa in Italia, non è facile indicare un prezzo medio realistico per il barbet perché gli allevamenti nel nostro Paese sono quasi assenti essendo un cane diffuso prevalentemente in Francia, per questo motivo è fondamentale richiedere la documentazione che certifica la buona salute del cane e il pedigree che certifica la sua genealogia.
La storia della razza
Il barbet è una razza antichissima, esisteva fin dal Medio Evo in Europa con il nome di cane d’acqua, nominata in scritti del XVI secolo e rappresentata in diversi disegni dello stesso periodo, è stata usata per la caccia di anatre e cigni. Il primo riferimento scritto alla razza risale al 1387, anche se la razza potrebbe aver avuto origine già nell’VIII secolo. Per secoli il Barbet ha servito come cane da riporto dell’acqua sia per i reali che per i cittadini comuni, e il suo spesso mantello impermeabile gli ha aiutato a guadagnarsi la reputazione di sfidare l’acqua più fredda. Il re Enrico IV era un appassionato di questa razza e la leggenda narra che l’amante del re una volta fu rimproverata per aver portato un Barbet in chiesa.
Citato da Buffon nella sua “Storia naturale”, fu utilizzato da Spallanzani nel 1979 per realizzare con successo la prima inseminazione artificiale. Alla fine del XIX secolo era in declino perché i cani di questa razza venivano utilizzati solo come cani da caccia dai bracconieri o dai contadini, tanto che stavano per scomparire del tutto. Può essere considerato come l’antenato dei cani a pelo lungo, più o meno lanoso o arricciato (barboncino, bichon) e come parente diretto dei cani da pastore quali il cane della Brie, che hanno molti punti in comune con lui.
Il barbet è stato utilizzato anche come cane da riporto nella marina. Il suo standard è stato aggiornato nel 1986, oggi molto raro e in pericolo di sopravvivenza.
Un nome per il mio barbet
- Erika Sperzaga
- Educatrice cinofila
- Tel- 349-440.89.45