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Bracco italiano

Il bracco italiano è un cane di taglia media di origine italiana; il termine “italiano” fa riferimento al fatto che era una razza molto famosa nel Rinascimento e la scelta privilegiata per la caccia da parte dei signori (dalle testimonianze della vita venatoria alle corti dei Gonzaga e dei Medici). Il bracco italiano è una razza canina appartenente al gruppo 7 (cani da ferma), collocata nella sezione 1A (cani da ferma continentali), secondo la classificazione della F.C.I. (Federazione Cinofila Internazionale). Insieme allo spinone, il bracco italiano rappresenta l’essenza delle razze italiane da caccia. Di carattere riflessivo, viene da molti descritto un po’ pittorescamente come un cane “pensatore” per la caratteristica di corrugare la fronte. Il nome in inglese della razza è Italian Pointing Dog, anche se più spesso, nei Paesi di lingua anglosassone, si usa la denominazione italiana.

Indice

  • Carattere
  • Caratteristiche fisiche
  • Salute e vita media
  • Il bracco italiano a caccia
  • Prezzo dei cuccioli
  • Allevamenti
  • Origini della razza
  • Un nome per il mio bracco italiano
bracco italiano

Il bracco italiano è un cane adatto a tutti i tipi di selvaggina, ha una ferma sicura e un riporto eccellente

Carattere del bracco italiano

Per ulteriori informazioni sulle singole voci della scheda (copyright cane-e-gatto.it) si consulti l’articolo Come scegliere un cane. Il punteggio varia da 1 a 10 e risponde direttamente alla domanda indicata dalla locuzione della prima parte, per cui un voto molto basso in aggressività indica che la razza non è aggressiva; in rosso gli aspetti critici della razza. La scheda è una media, quindi il singolo soggetto può anche scostarsi significativamente da quanto illustrato. Per Tolleranza ai bambini si intende “bambini al di fuori dell’ambito familiare”; per la salute si tiene conto sia della vita media sia delle patologie tipiche della razza. Non indichiamo la propensione della razza alla guardia perché riteniamo che dedicare un cane alla guardia sia un modo ormai obsoleto di convivere con esso.

Adatto a chi ha poca esperienza cinofila: 4

Di indole generosa, è anche sensibile e non tollera i maltrattamenti o di essere trascurato, nel qual caso può diventare eccessivamente timido e pauroso. Pertanto, è un cane che deve essere “compreso” e che non può essere “ignorato”. La sua “bontà” lo rende particolarmente adatto a chi capisce i cani e sa amarli come loro si aspettano.

Affezione alla famiglia: 10

Per quanto detto sopra, sa essere molto affettuoso e ricambia facilmente le attenzioni ricevute.

Tolleranza ai bambini: 6

Si relaziona molto bene anche con i bambini, ma non con quelli che tendono a vederlo come un giocattolo o, peggio, lo vessano con tanti piccoli dispetti. Non aggressivo, tende piuttosto a fuggirli, evitandoli. La soluzione migliore è quella di un compagno di giochi alla pari.

Tolleranza agli estranei: 6

Ci vuole un certo tempo prima che “faccia amicizia”, preferendo sempre e comunque il nucleo familiare o chi vede con una certa frequenza.

Aggressività verso altri cani: 2

Nonostante la mole, è molto poco aggressivo con i suoi simili, non crea problemi di convivenza.

Aggressività verso piccoli animali (gatti, scoiattoli): 8

Come tutte le razze da caccia, presenta una certa aggressività verso le prede naturali, anche se l’addestramento a ignorarle può risultare abbastanza facile perché è un cane che comprende i desideri del padrone.

Salute: 6

Molti problemi di salute derivano dall’ambiente in cui deve vivere (vedasi il paragrafo Salute e vita media); in particolare, ambienti freddi e umidi sono veramente devastanti come spesso accade per le razze a pelo corto.

Intelligenza: 8

Il bracco italiano è un cane molto intelligente. Come con tutti i cani dotati di vivida intelligenza, si ottengono i migliori risultati quando il contatto con l’umano è frequente e orientato al dialogo.

Tendenza ad abbaiare: 4

Il bracco italiano non è certo un cane “rumoroso”.

Necessità di esercizio fisico: 9

Come tutti i cani da caccia, richiede molto esercizio fisico in piena libertà (con un minimo di 30′ al giorno) e non è quindi adatto a chi pensa che una passeggiata al guinzaglio di qualche decina di minuti sia sufficiente a conservarne la salute e la forma fisica.

Adattabilità in appartamento: 3

A causa della mole non è particolarmente adatto alla vita in appartamento; dato per scontato l’esercizio fisico quotidiano, se si vuole averlo come compagno di vita in casa è opportuno che l’ambiente sia spazioso e che permetta spazi dedicati al cane.

Tolleranza alla solitudine: 2

Purtroppo, vede la solitudine come una punizione per cui non è consigliabile farlo vivere da solo in recinto con un contatto con l’umano che sia limitato nella giornata a qualche decina di minuti.

Tolleranza ai climi freddi: 5

Soprattutto quando non è in azione, non tollera bene il freddo che è spesso causa di un deterioramento generale della salute del cane,

Tolleranza ai climi caldi: 7

Il bracco italiano è un classico esemplare da clima temperato; come tale, sopporta il caldo, ma non per lunghi periodi e a temperature eccessive.

Facilità di toelettatura: 9

Come tutte le razze a pelo raso, la toelettatura non crea problemi. Particolare attenzione va riservata alle orecchie: le orecchie lunghe richiedono infatti una pulizia di routine per ridurre al minimo il rischio di infezioni.

Facilità all’addestramento: 7

Il bracco italiano è un cane con l’istinto alla caccia innato e molto forte; pertanto non ha molto senso un suo addestramento che non preveda l’attività venatoria. Dotato di ottima intelligenza, è molto attento ai comandi e può essere addestrato molto bene da personale competente che sia comunque gentile e comprensivo. Al posto della caccia, l’allenamento per gli sport per cani come l’agilità o l’obbedienza può essere un ottimo modo per dare al cane la stimolazione fisica e mentale di cui ha bisogno.

Tendenza ad allontanarsi quando libero: 6

Fra le razze da caccia non è certo quello che ha il raggio d’azione più lungo; se ben addestrato, ciò permette di liberarlo (negli spazi opportuni) anche da parte di chi non lo usa per l’attività venatoria.

Tolleranza alla fatica: 8

Ha una tenacia e una resistenza al lavoro davvero encomiabili.

Le caratteristiche fisiche del bracco italiano

Il bracco italiano è un cane di taglia grande. L’altezza è di circa 60 cm nelle femmine e 65 cm nei maschi, per un peso compreso tra i 25 e i 40 kg.

La testa è spigolosa con labbra pendenti, scolpita con evidente cesello sub-orbitale. Le orecchie sono distintive, lunghe e ricadenti accartocciate sul muso. Il naso è grosso e prominente.

Il corpo è molto muscoloso, dal fisico armonico e atletico con arti piuttosto lunghi, soprattutto i posteriori.

La coda è corta (generalmente viene amputata).

Il pelo è corto e molto fitto.

I colori ammessi nello standard sono solo due, il bianco-arancio e il roano-marrone (roano in questo caso è un termine tecnico che indica la caratteristica punteggiatura colorata sullo sfondo bianco).

I difetti più comuni del bracco italiano sono:

  • misure fuori dallo standard
  • prognatismo
  • assi craniofacciali convergenti
  • enognatismo
  • depigmentazione nella zona del viso
  • colori del mantello non ammessi
  • criptorchidismo e monorchidismo.

Salute e vita media

Il bracco italiano è un cane mediamente longevo, la sua vita media è di 11-13 anni. È opinione comune che abbiano un’aspettativa di vita più bassa (attorno ai 9-11) anni, in quanto alcuni soggetti presentano spesso un invecchiamento precoce, probabilmente dovuto a condizioni di vita molto “spartane” tipiche di alcuni ambienti venatori.

Il bracco italiano è una razza complessivamente sana purché l’allevatore controlli la genealogia per evitare malattie come displasia dell’anca e del gomito, anomalie oculari come entropion, ectropion e cataratta e disturbi renali come l’ereditarietà per l’amiloidosi renale.

La pelle, particolarmente grassa, può essere soggetta a dermatiti. L’igiene è particolarmente importante per conservare il suo pelo liscio e la pelle, gli occhi e le orecchie privi di irritazioni infiammazioni o, peggio ancora, infezioni.

Il bracco italiano a caccia

Per un cane da caccia non andarci è molto riduttivo; chi si illude che altro possa sostituire l’attività venatoria non conosce la gioia che un cane da caccia (e il bracco in particolare) prova quando ha lo scopo di inseguire libero una preda nel suo ambiente naturale.

Il bracco italiano è tornato in auge negli ultimi anni; nonostante sia più lento di altre razze da ferma, è adatto a tutti i tipi di selvaggina, ha una ferma sicura e un riporto eccellente. Come lo spinone, la sua andatura di cerca è il trotto, mentre le altre razze cacciano andando al galoppo.

cuccioli di bracco italiano

Nel 2020 all’ENCI le iscrizioni di bracco italiano sono state 667 (439 bianco arancio e 228 roano marrone)

Il prezzo dei cuccioli

Il prezzo dei cuccioli acquistati in un buon allevamento varia fra i 400 e i 750 euro; ovviamente, per soggetti addestrati (dai 4 ai 12 mesi) il prezzo può essere maggiore (soprattutto se già addestrati alla caccia e non solo educati alla convivenza con l’uomo).

Storia della razza

Le origini del bracco italiano non sono ben conosciute, ma sembra che una razza simile a quella moderna fosse già conosciuta nell’antica Grecia. Nel 1300 cominciò a essere allevato con interesse e ai tempi delle signorie era così famoso da essere esportato anche presso le corti degli altri nobili d’Europa e del re di Francia. La sua presenza è testimoniata da affreschi e arazzi dell’epoca che ritraggono cani dall’aspetto simile al bracco italiano, allevati per la caccia agli uccelli. La sua diffusione si arrestò nel corso del 1800 e del 1900, a causa di errati accoppiamenti e alla selezione errata di esemplari con problemi di salute.

Dopo un periodo di decadenza, a partire dalla metà del secolo scorso la razza cominciò a diffondersi maggiormente, grazie ad allevatori che ne selezionarono linee di riproduzione affidabili e con esemplari in buona salute.

Un nome per il mio bracco italiano

  • Nomi per cani femmina
  • Nomi per cani maschi
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