Il bullmastiff è una razza canina di grossa taglia originaria dell’Inghilterra; fu sviluppato come cane da guardia nel XIX sec. incrociando l’english mastiff con l’ormai estinto old english bulldog. Il bullmastiff è una razza canina appartenente al gruppo 2 (cani di tipo pinscher e schnauzer, molossoidi e cani bovari svizzeri), collocata nella sezione 2A (molossoidi), secondo la classificazione della F.C.I. (Federazione Cinofila Internazionale).
Indice
- Carattere
- Caratteristiche fisiche
- Salute e vita media
- Prezzo dei cuccioli
- Allevamenti
- Origini della razza
- Un nome per il mio bulldog inglese

Il bullmastiff è il risultato di un incrocio tra il bulldog e il mastiff; fu creato nel XIX secolo per fare la guardia alle grandi tenute.
Carattere del bullmastiff
Per ulteriori informazioni sulle singole voci della scheda (copyright cane-e-gatto.it) si consulti l’articolo Come scegliere un cane. Il punteggio varia da 1 a 10 e risponde direttamente alla domanda indicata dalla locuzione della prima parte, per cui un voto molto basso in aggressività indica che la razza non è aggressiva; in rosso gli aspetti critici della razza. La scheda è una media, quindi il singolo soggetto può anche scostarsi significativamente da quanto illustrato. Per Tolleranza ai bambini si intende “bambini al di fuori dell’ambito familiare”; per la salute si tiene conto sia della vita media sia delle patologie tipiche della razza. Non indichiamo la propensione della razza alla guardia perché riteniamo che dedicare un cane alla guardia sia un modo ormai obsoleto di convivere con esso.
- Adatto a chi ha poca esperienza cinofila: 4
- Affezione alla famiglia: 10
- Tolleranza ai bambini: 9
- Tolleranza agli estranei: 6
- Aggressività verso altri cani: 2
- Aggressività verso piccoli animali (gatti, scoiattoli): 6
- Salute: 4
- Intelligenza: 6
- Tendenza ad abbaiare: 7
- Necessità di esercizio fisico: 6
- Adattabilità in appartamento: 6
- Tolleranza alla solitudine: 3
- Tolleranza ai climi freddi: 8
- Tolleranza ai climi caldi: 3
- Facilità di toelettatura: 9
- Facilità all’addestramento: 6
- Tendenza ad allontanarsi quando libero: 5
- Tolleranza alla fatica: 5
Il bullmastiff è un cane dal temperamento molto tranquillo, abbaia raramente, anche se è un eccellente cane da guardia; risulta timido durante il primo anno di età, ma si trasformerà in seguito in un cane molto sicuro ed equilibrato se seguito nella maniera corretta nella prima fase.
Molto affettuoso verso la sua famiglia, dolce e giocherellone con i suoi cari, ma anche estremamente diffidente con le persone che non fanno parte del nucleo familiare (ha uno spiccato istinto protettivo); il bullmastiff ha un estremo bisogno di ricevere attenzioni, soffre quando viene trascurato, ha bisogno di essere parte integrante della famiglia senza passare molte ore da solo in casa (in caso contrario potrebbe avere comportamenti distruttivi e addirittura mettere in atto tentativi di fuga). È un cane molto abitudinario e quindi non tollera di buon grado l’irregolarità nelle abitudini.
Sta volentieri anche in compagnia di bambini, anche se il gioco con loro deve sempre essere controllato, viste l’esuberanza e la mole di un cane della sua taglia e potenza; è altresì importante che il cucciolo sia introdotto nell’ambiente di famiglia facendolo socializzare un poco alla volta con i bambini. Sarà sempre comunque consigliabile sorvegliare le interazioni fra cane e bambini, soprattutto se questi ultimi sono molto piccoli.
Il bullmastiff è un cane forte, con un carattere selezionato per proteggere la sua casa e la sua famiglia e, anche se non ha la tendenza a essere aggressivo, a meno che non avverta pericoli, non è un cane facile da gestire per persone alle prime armi con cani di questo tipo; la sua mole richiede una persona che sappia gestirlo con sicurezza e che non si faccia intimorire o sopraffare e abbia anche una sufficiente forza fisica per controllarlo al guinzaglio, è inoltre un cane abbastanza testardo e non particolarmente facile da addestrare, richiede quindi attenzione ed esperienza se non vogliamo che diventi un cane aggressivo, specialmente nei confronti di altri cani; un’eventuale convivenza con un altro cane potrebbe non essere facilissima da gestire; anche la tolleranza verso gli sconosciuti non è certo il suo forte, vista la sua indole protettiva; la socializzazione da cucciolo è quindi un aspetto fondamentale da non trascurare assolutamente se non vogliamo andare incontro a spiacevoli inconvenienti; il rischio, infatti, è quello che il cane sviluppi un’aggressività difensiva che non sarà facile da rimuovere in età adulta.
Se non si ha molta esperienza con questa razza, ma si è comunque indirizzati verso di essa, è consigliabile provare con una femmina; per un neofita, infatti, risulterà più remissiva e con maggiori capacità di adattamento.
Il bullmastiff è in grado di adattarsi sufficientemente bene alla vita in appartamento, ma è necessario che abbia la possibilità di muoversi quotidianamente.
Il bullmastiff non necessita di molto esercizio fisico: tuttavia, la passeggiata è molto gradita, anche se occorre evitare le uscite nelle ore calde della giornata, vista la sua intolleranza alle alte temperature (come del resto tutte le razze brachicefale); nelle giornate più calde devono essergli garantiti un riparo e un’abbondante scorta d’acqua. Il bullmastiff ha invece un’ottima tolleranza alle basse temperature (ha un pelo corto, ma particolarmente fitto) dato che si tratta di una razza che fu inizialmente selezionata per la guardia alle grandi tenute e per sventare le incursioni dei bracconieri nelle grandi residenze inglesi; tuttavia, se non vive in casa, è necessario garantirgli all’esterno un luogo dove ripararsi dall’umidità e dal gelo notturno nelle stagioni più fredde.
Quando lo si porta in giro, soprattutto nelle zone di campagna, occorre essere piuttosto vigili nel caso si incontrino gatti o altri animali domestici di piccola taglia perché il bullmastiff tende a dar loro la caccia; può comunque essere abituato alla convivenza con altri animali; l’importante è farlo fin dalla più tenera età.
Occorre una certa attenzione all’alimentazione dato che i bullmastiff hanno generalmente la tendenza a ingrassare, in particolar modo se non fanno una sufficiente attività fisica; a questo proposito si consulti la scheda Alimentazione del cane.
Non perde molto pelo e non necessita di operazioni specifiche di toelettatura; sarà sufficiente una spazzolatura settimanale per mantenere in ordine il suo mantello.
Caratteristiche fisiche del bullmastiff
Il bullmastiff è un cane che dà l’idea di potenza, ma anche di armonia, di forza, ma senza pesantezza.
Testa: larga, dal cranio robusto, quadrato o rugoso quando il cane è attento, con lo stop ben marcato e le guance ben sviluppate, il muso corto e largo con le labbra che non devono essere pendenti. Occhi di media grandezza, scuri o color nocciola e orecchie piccole a forma di V, inserite alte, molto distanti e più scure del corpo.
Corpo: potente con collo e spalle molto muscolosi, il torace largo e il dorso corto, diritto e il rene largo.
Arti: forti e muscolosi, con una buona ossatura, piedi piccoli con dita arrotondate e ben arcuate e unghie scure.
Coda: attaccata alta, robusta alla base che si affila all’estremità, portata dritta o ricurva che arriva al garretto.
Pelo: corto duro e piatto con il mantello di qualsiasi tono di bringè, rosso o fulvo, importante che il colore sia puro e netto, è ammessa solo una leggera macchia bianca sul torace. Maschera nera sul muso; gli occhi devono essere contornati da tracce scure.
Altezza e peso: il maschio ha un’altezza che varia dai 63 ai 68 cm per un peso totale che va dai 50 ai 59 kg, mentre la femmina ha un’altezza che va dai 61 ai 66 cm per un peso totale che può variare dai 41 ai 50 kg.
Bullmastiff: salute e vita media
Il bullmastiff, come tutti i cani brachicefali, soffre molto il caldo ed è esposto a colpi di calore; durante i periodi caldi deve sempre avere a disposizione acqua e non deve mai essere lasciato senza zone d’ombra o portato a fare lunghe passeggiate quando le giornate sono molto calde.
Un altro problema di salute ricorrente in questa razza è quello dell’ipertiroidismo, è un problema genetico che si manifesta con l’avanzare dell’età, ma anche la displasia dell’anca, come molti cani di taglia grossa, non bisogna eccedere con l’esercizio fisico per non andare a sovraccaricare le articolazioni in modo da prevenire questo problema. Altri problemi ortopedici sono la lussazione del ginocchio e del gomito e la rottura del legamento crociato anteriore. La sua pelle è sensibile e può sviluppare dermatiti, irritazioni e infezioni.
Come molte razze di grande taglia, anche il bullmastiff è a rischio di torsione gastrica, quindi è meglio evitare le passeggiate dopo che ha mangiato; la sindrome dilatazione-torsione gastrica è una vera e propria emergenza clinica che rivelarsi fatale; nel caso se ne ravvisassero i sintomi è necessario recarsi immediatamente dal proprio veterinario di fiducia.
Come succede spesso con le razze molto grandi, il bullmastiff vive meno a lungo di un cane di taglia piccola; la sua vita media è di 10 anni circa.

Nel 2020 all’ENCI le iscrizioni di bullmastiff sono state 229
Il prezzo dei cuccioli
Il prezzo di un cucciolo di bullmastiff, testato e dotato di pedigree, si aggira tra i 1.500 e i 2.300 euro, tale importo, sicuramente non dei più bassi tra le razze che conosciamo, è giustificato dai test che vengono effettuati, dalle cure che questa razza richiede e dall’alimentazione con integrazioni vitaminiche adeguate alla crescita e alla fisicità molto particolare di questo cane nonché alle spese veterinarie sostenute dagli allevatori durante la gestazione e nei primi mesi di vita.
La storia della razza
Il bullmastiff è il risultato di un incrocio ben riuscito tra il bulldog, cane rapido e attivo, e il mastiff, cane grande e pesante; fu creato nel XIX secolo per fare la guardia alle grandi tenute, il suo compito era quello di sventare i crimini dei bracconieri all’interno delle grandi residenze inglesi, si trattava di una situazione molto rischiosa poiché i bracconieri non esitavano a mettere in pericolo la vita dei guardiacaccia stessi quando erano colti sul fatto, per quello fu necessario selezionare un cane forte, ma anche molto fedele; inoltre era necessario un mantello scuro che rendesse il cane poco visibile durante la notte. Il bullmastiff nasce quindi come cane temibile, tanto da essere soprannominato “Ban dog”, un cane che era tenuto alla catena proprio per il potenziale pericolo che rappresentava, un cane potente e armonioso che fu impiegato anche dai guardiacaccia per proteggere le foreste inglesi.
Fu solo all’inizio del XX secolo che il bullmastiff iniziò ad essere allevato come una razza distinta piuttosto che come un incrocio.
Il bullmastiff dopo vari tentativi di incroci e vari perfezionamenti viene ufficialmente riconosciuto dal Kennel Club nel 1924.
Un nome per il mio bullmastiff
- Erika Sperzaga
- Educatrice cinofila
- Tel- 349-440.89.45