Il Cavalier King Charles spaniel è una razza canina di piccola taglia originaria dell’Inghilterra; è stata creata nel XX sec., ma ha avuto origine dalla razza King Charles spaniel, già esistente nel XVII sec. Il Cavalier King Charles spaniel è una razza canina appartenente al gruppo 9 (cani da compagnia), collocata nella sezione 7A (spaniel inglesi da compagnia), secondo la classificazione della F.C.I. (Federazione Cinofila Internazionale). Il Cavalier King Charles spaniel è parente stretto del King Charles spaniel. In Italia ha un’ottima popolarità come cane da compagnia, per il suo carattere affettuoso e la facilità di gestione (è molto tollerante con i bambini e si adatta perfettamente alla vita di appartamento). Esistono quattro varietà che si differenziano principlamente per il colore del pelo: ruby, tricolore, blenheim, black and tan.
Indice
- Carattere
- Caratteristiche fisiche
- Salute e vita media
- Prezzo dei cuccioli
- Allevamenti
- Origini della razza
- Un nome per il mio Cavalier King Charles spaniel

Cavalier King Charles spaniel

Le quattro varietà di cavalier King Charles spaniel (da sinsitra e destra): ruby, tricolore, blenheim, black and tan
Carattere del Cavalier King Charles spaniel
Per ulteriori informazioni sulle singole voci della scheda (copyright cane-e-gatto.it) si consulti l’articolo Come scegliere un cane. Il punteggio varia da 1 a 10 e risponde direttamente alla domanda indicata dalla locuzione della prima parte, per cui un voto molto basso in aggressività indica che la razza non è aggressiva; in rosso gli aspetti critici della razza. La scheda è una media, quindi il singolo soggetto può anche scostarsi significativamente da quanto illustrato. Per Tolleranza ai bambini si intende “bambini al di fuori dell’ambito familiare”; per la salute si tiene conto sia della vita media sia delle patologie tipiche della razza. Non indichiamo la propensione della razza alla guardia perché riteniamo che dedicare un cane alla guardia sia un modo ormai obsoleto di convivere con esso.
- Adatto a chi ha poca esperienza cinofila: 10
- Affezione alla famiglia: 10
- Tolleranza ai bambini: 10
- Tolleranza agli estranei: 10
- Aggressività verso altri cani: 2
- Aggressività verso piccoli animali (gatti, scoiattoli): 5
- Salute: 8
- Intelligenza: 8
- Tendenza ad abbaiare: 5
- Necessità di esercizio fisico: 7
- Adattabilità in appartamento: 10
- Tolleranza alla solitudine: 2
- Tolleranza ai climi freddi: 6
- Tolleranza ai climi caldi: 4
- Facilità di toelettatura: 7
- Facilità all’addestramento: 8
- Tendenza ad allontanarsi quando libero: 4
- Tolleranza alla fatica: 4
Il Cavalier King Charles spaniel è considerato un ottimo cane da compagnia; allegro e vivace, si affeziona in modo viscerale al suo padrone ed è molto socievole anche con le altre persone e gli altri animali. Proprio per la sua indole affettuosa, necessita sempre di attenzioni e soffre molto se lasciato solo o trascurato. Per questo motivo è un cane poco adatto a chi è fuori casa molte ore al giorno.
Molto adatto alla compagnia dei bambini, può diventare eccessivamente timido se non socializza bene nei primi mesi di vita. Una caratteristica peculiare della razza è quella di sapersi adattare bene a molti contesti e ambienti; vive molto bene indistintamente in appartamento o in una casa con giardino. In ogni caso, desidera sempre far parte attiva della vita di famiglia.
Oltre alle indicazioni comuni per ogni cucciolo (educazione a rispondere al nome e ai principali comandi di “resta”, “lascia” e simili), il Cavalier King Charles spaniel è adatto a imparare giochi da fare insieme al padrone, visto il suo carattere allegro e docile al tempo stesso.
Nonostante abbia fama di essere un cane pigro e di amare il sonnellino sul divano, è anche pronto a fare un esercizio fisico costante e un buon addestramento dovrebbe stimolare questo suo lato del carattere per non accentuare il suo tratto indolente. La socializzazione è importante per evitare che diventi un cane timido e pauroso, quindi si dovrà porre particolare attenzione ad abituarlo ai suoni della vita quotidiana degli “umani”.
L’aspetto più evidente nella cura del Cavalier King Charles spaniel è la cura del pelo. Secondo o standard della razza, non andrebbe toelettato, ma ci si dovrebbe limitare a spazzolare il pelo. Anche la pulizia degli occhi è importante; l’ispezione e la pulizia di occhi, orecchie e pelo deve essere condotta quotidianamente, specialmente dopo le uscite per le passeggiate, con spazzolate decise.
Come molte altre razze di piccola taglia, occorre fare attenzione alla cura dei denti, con l’asportazione del tartaro fatta dal veterinario.
Caratteristiche fisiche del Cavalier King Charles spaniel
Il Cavalier King Charles spaniel è un cane di piccola taglia. Molto aggraziato, ha un aspetto accattivante e richiama immediatamente simpatia. Rispetto al King Charles spaniel, ha il muso meno marcato e schiacciato.

Il Cavalier King Charles spaniel prende il nome da re Carlo II d’Inghilterra, che era molto amante dei cani considerati i progenitori dell’attuale razza
Testa: il cranio è piatto tra le orecchie, che sono lunghe con attaccatura alta e ricche di pelo e frange. IL muso si restringe verso la punta. Gli occhi sono rotondi ma, secondo lo standard della razza, mai sporgenti.
Corpo: il dorso è dritto e il corpo è dotato di una discreta muscolatura.
Arti: sono dritti con ossatura non troppo massiccia. I piedi sono dotati di cuscinetti plantari ben sviluppati con molto pelo.
Coda: di lunghezza proporzionata, ben provvista di pelo, non è quasi mai portata sopra la linea del tronco.
Pelo: sono ammessi molti colori sopra il bianco, focato, nero e anche tricolore. Il pelo è lungo, con frange, ma privo di ricci.
Altezza e peso: secondo lo standard della razza, il peso va compreso tra 5,45 kg e 8,20 kg, mentre l’altezza non è fissata a priori, ma si prediligono soggetti dalle forme armoniose e ben proporzionate. Il pelo è lungo e senza ricci, con le caratteristiche frange, comuni a molti spaniel.

Nel 2020 le iscrizioni all’ENCI di Cavalier King Charles spaniel sono state 2.005 (492 tricolore, 53 ruby, 1.300 blenheim, 150 black and tan)
Cavalier King Charles spaniel: salute e vita media
I Cavalier King Charles spaniel sono cani poco longevi se paragonati ad altri cani di piccola taglia, con un’aspettativa di vita media di 9-11 anni, anche se esemplari immuni da patologie genetiche arrivano fino a 15 anni. Purtroppo sono soggetti a parecchie malattie, molte di origine genetica. Tra le principali si ricordano la lussazione della patella, la displasia all’anca, il prolasso della valvola mitralica, la siringomielia e l’atrofia progressiva della retina. Soprattutto il prolasso della valvola mitralica è una patologia molto severa nella razza e affligge quasi il 50% dei soggetti già a cinque anni di età. Purtroppo si tratta di una malattia di cui si può rallentare la progressione, ma che non è curabile. Altra patologia severa è la siringomielia, una malattia neurologica che danneggia notevolmente le fibre nervose. Per alcune di queste malattie esistono test genetici o banche dati che contengono i pedigree dei cani affetti. Non tutti i test sono obbligatori in Italia, ma i migliori allevatori li utilizzano.
Il Cavalier King Charles spaniel è anche soggetto alla cheratocongiuntivite secca, una patologia autoimmune che riduce la produzione di lacrime e che può compromettere la funzione visiva.
Vista l’alta incidenza di patologie molto gravi per questa razza, chi vuole un Cavalier King Charles spaniel è bene che si rivolga ad allevatori controllati e seri ed eviti accuratamente di scegliere il cucciolo da fonti non attendibili spinto solo dall’emotività della scelta di un bel cucciolo.
Il prezzo dei cuccioli
Il prezzo dei cuccioli acquistati in un buon allevamento è di fascia medio-bassa (visto le dimensioni della razza) e varia fra i 400 e i 700 euro.
La storia della razza
Il Cavalier King Charles Spaniel è una razza relativamente nuova, creata meno di un secolo fa, il suo prototipo è lo spaniel toy raffigurati in molti dipinti a partire dal XVI secolo di artisti famosi come Van Dyck e Gainsborough. Gli spaniel in quei dipinti erano i cani preferiti delle famiglie reali e nobili in Inghilterra. Mary, regina di Scozia, aveva uno spaniel toy che l’accompagnava mentre camminava verso la sua decapitazione, e anche suo nipote, Carlo I, e il pronipote, Carlo II, che diede il nome alla razza, adoravano questi antenati del Cavalier King Charles spaniel che conosciamo oggi. La leggenda narra che il re Carlo II, che regnò dal 1660 al 1685, non andava mai da nessuna parte senza almeno due o tre di questi piccoli spaniel. Carlo II decretò che i piccoli esemplari di questa razza di spaniel fossero ammessi in qualsiasi luogo pubblico, comprese le Camere del Parlamento. Si sostiene che il decreto sia ancora in vigore oggi in Inghilterra.
Dopo la morte di Carlo II, la popolarità dei King Charles Spaniel diminuì e i carlini divennero i nuovi cani da compagnia favoriti dai reali inglesi.
Solo nel 1920 fu definita la razza come la si conosce oggi. Secondo alcuni la razza odierna è il risultato di successivi incroci, dapprima tra spaniel giapponesi e spaniel inglesi, poi inserendo anche esemplari di Epagneul. In Italia ha avuto una discreta diffusione e un certo successo, soprattutto grazie alla taglia piccola e all’aspetto dolce e vivace.