Il lagotto romagnolo è una razza canina di piccola-media taglia di origine italiana; è l’unica razza al mondo specializzata nella cerca del tartufo (per approfondimenti sull’argomento si consulti il nostro articolo Cani da tartufo). I lagotti sono nuotatori eccellenti e il loro mantello, particolarmente impermeabile, consento loro di lavorare a lungo anche in acque molto fredde. Il lagotto è una razza canina appartenente al gruppo 8 (cani da riporto, cani da cerca, cani da acqua), collocata nella sezione 3A (cani da acqua), secondo la classificazione della F.C.I. (Federazione Cinofila Internazionale). La razza si è sviluppata nelle zone del ravennate e nelle pianure di Comacchio. Queste razze canine hanno un’attitudine naturale al riporto e al lavoro in acqua (in dialetto romagnolo Càn Lagòt significa proprio “cane da acqua”). Il nome inglese della razza è Romagna Water Dog.
Indice
- Carattere
- Caratteristiche fisiche
- Salute e vita media
- Prezzo dei cuccioli
- Allevamenti
- Origini della razza
- Un nome per il mio lagotto romagnolo

Lagotto romagnolo
Carattere del lagotto romagnolo
Per ulteriori informazioni sulle singole voci della scheda (copyright cane-e-gatto.it) si consulti l’articolo Come scegliere un cane. Il punteggio varia da 1 a 10 e risponde direttamente alla domanda indicata dalla locuzione della prima parte, per cui un voto molto basso in aggressività indica che la razza non è aggressiva; in rosso gli aspetti critici della razza. La scheda è una media, quindi il singolo soggetto può anche scostarsi significativamente da quanto illustrato. Per Tolleranza ai bambini si intende “bambini al di fuori dell’ambito familiare”; per la salute si tiene conto sia della vita media sia delle patologie tipiche della razza. Non indichiamo la propensione della razza alla guardia perché riteniamo che dedicare un cane alla guardia sia un modo ormai obsoleto di convivere con esso.
- Adatto a chi ha poca esperienza cinofila: 8
- Affezione alla famiglia: 6
- Tolleranza ai bambini: 6
- Tolleranza agli estranei: 6
- Aggressività verso altri cani: 4
- Aggressività verso piccoli animali (gatti, scoiattoli): 8
- Salute: 8
- Intelligenza: 8
- Tendenza ad abbaiare: 5
- Necessità di esercizio fisico: 8
- Adattabilità in appartamento: 5
- Tolleranza alla solitudine: 6
- Tolleranza ai climi freddi: 8
- Tolleranza ai climi caldi: 6
- Facilità di toelettatura: 2
- Facilità all’addestramento: 8
- Tendenza ad allontanarsi quando libero: 6
- Tolleranza alla fatica: 6
Cane espressivo, vivace e intelligente e facilmente addestrabile, il lagotto romagnolo, oltre a essere un eccellente cercatore di tartufi, è anche un ottimo cane da compagnia; si lega in modo viscerale al suo proprietario, ma ama molto anche gli altri familiari; entra facilmente in confidenza anche con le persone estranee; difficilmente abbaia; con una corretta socializzazione, a partire dalla più tenera età, andrà d’accordo anche gli altri animali senza particolari difficoltà.
Il lagotto romagnolo necessita di molto esercizio fisico e quindi non è adatto a persone pigre o poco presenti. Riesce parzialmente ad adattarsi alla vita di appartamento, solo se ha una buona quantità di esercizio fisico quotidiano, con lunghe passeggiate all’aperto e possibilmente qualche sessione di gioco. Sa essere un buon compagno di gioco con i bambini ed è socievole con altri cani. Diffidente con gli estranei, può accoglierli abbaiando molto.
Dal momento che ama molto scavare, si deve insegnargli a non fare buche in giardino; un’ottima idea è quella di riservargli all’aperto una parte di terreno dove sfogare questa sua “esigenza”.
Caratteristiche fisiche del lagotto romagnolo
Testa: la testa ha forma trapezoidale; il muso è piuttosto largo. Largo e voluminoso è anche il tartufo.
Il collo è asciutto e muscoloso; assente la giogaia. La pelle è ben aderente su tutta la superficie corporea.
Corpo: è un cane di medio-piccola taglia, ben proporzionato e il cui profilo forma un quadrato quasi perfetto.
Arti: tutti gli arti sono ben in appiombo; la muscolatura è buona, in particolar modo quella degli arti posteriori.
Coda: arriva fino ai garretti e non è mai arrotolata.
Pelo: la sua particolarità estetica è rappresentata dal pelo riccio e lanoso distribuito in modo omogeneo su tutta la superficie corporea, testa compresa.
I colori del mantello ammessi dallo standard sono: bianco sporco uniforme, bianco con macchie marroni, roano, marrone fegato uniforme, arancio unicolore.
Altezza e peso: gli esemplari maschi hanno un’altezza al garrese che va dai 43 ai 49 cm (ideale 46) per un peso che va dai 13 ai 16 kg; le femmine hanno un’altezza al garrese che oscilla dai 41 ai 46 (ideale 43) per un peso che va dagli 11 ai 14 kg.

Quella del lagotto romagnolo è l’unica razza al mondo specializzata nella cerca del tartufo
Lagotto romagnolo: salute e vita media
Il lagotto romagnolo è un cane che, in linea generale, gode di ottima salute ed è molto longevo: la vita media è di 16-17 anni.
Fra le patologie che più comunemente si riscontrano in questa razza si ricordano la displasia dell’anca, l’epilessia, l’atrofia corticale, l’alopecia autunnale (soprattutto le femmine) e l’otite.
Per quanto riguarda il caratteristico mantello, sono consigliabili due tosature annuali; se non tagliato, infatti, il pelo del lagotto tende a infeltrirsi e ad annodarsi.
Per quanto riguarda gli aspetti alimentari rimandiamo al nostro articolo Alimentazione del cane.
Il prezzo dei cuccioli
Il prezzo dei cuccioli acquistati in un buon allevamento è di fascia media e varia fra i 600 e i 1.000 euro.

Nel 2020 all’ENCI le iscrizioni di lagotto romagnolo sono state 3.644
La storia della razza
Le origini del lagotto romagnolo sono particolarmente antiche; ne sono state infatti ritrovate somiglianti raffigurazioni nella necropoli della città etrusca di Spina (nei pressi di Ferrara); anche in affresco del palazzo ducale dei Gonzaga a Mantova è raffigurato un lagotto.
Durante l’epoca romana, e poi in seguito, il lagotto romagnolo si diffuse dal ravennate e dal ferrarese fino ad arrivare alla pianura friulana.
Originariamente il lagotto romagnolo era un cane da riporto d’acqua e aveva utilizzi simili a quelli dei cani retriever (in particolare, prima delle bonifiche effettuate nel XIX sec. nelle valli di Comacchio e nelle aree paludose della Romagna, veniva impiegato per il riporto di folaghe e altra selvaggina volatile), ma con il passare del tempo questa attitudine è scomparsa in quanto le selezioni hanno appunto favorito la cerca dei costosi tuberi. Si deve infatti tenere presente che il lagotto romagnolo, oltre a essere un cane molto facile da addestrare, è dotato di un olfatto eccezionale.
Dopo un periodo di declino, dovuto in parte anche ad accoppiamenti con altre razze, si è ha avuta, grazie ad alcuni appassionati cinofili, la rinascita dell’originale purezza della razza.
Nel 1988 è nato poi il Club Italiano Lagotto che ha contribuito a far riconoscere definitivamente la razza alla FCI; adesso vi sono club in moltissimi Paesi del mondo (Austria, Francia, Finlandia, Germania, Svizzera, Norvegia e molti altri ancora, persino in Australia e in Nuova Zelanda).