Il pointer inglese è una razza canina di origine britannica; è un braccoide di media taglia, agile, elastico e potente, ma allo stesso tempo ha un portamento aggraziato ed elegante che molti non esitano a definire addirittura “aristocratico”. È dotato di un olfatto finissimo e di caratteristiche venatorie eccezionali che si rivelano molto precocemente, tant’è che alcuni cuccioli, già dopo poche settimane, mostrano il tipico atteggiamento da “punta”. Il pointer inglese è una razza canina appartenente al gruppo 7 (cani da ferma), collocata nella sezione 2A (cani da ferma britannici), secondo la classificazione della F.C.I. (Federazione Cinofila Internazionale). Il pointer (così come il setter inglese, il setter irlandese, il bracco italiano, il kurzhaar, l’épagneul breton e molti altri ancora) fa parte di uno dei tre grandi gruppi previsti dalle prove federali e dell’ENCI, quello dei cani da ferma, termine quest’ultimo con il quale si indica la loro istintiva caratteristica nel bloccarsi quando si trovano nelle vicinanze della preda; in questa fase il cane assume una posa “statuaria” le cui caratteristiche variano a seconda della razza. Il nome inglese della razza è English Pointer.
Indice
- Carattere
- Caratteristiche fisiche
- Salute e vita media
- Prezzo dei cuccioli
- Allevamenti
- Origini della razza
- Un nome per il mio pointer inglese

Pointer inglese
Carattere del pointer inglese
Per ulteriori informazioni sulle singole voci della scheda (copyright cane-e-gatto.it) si consulti l’articolo Come scegliere un cane. Il punteggio varia da 1 a 10 e risponde direttamente alla domanda indicata dalla locuzione della prima parte, per cui un voto molto basso in aggressività indica che la razza non è aggressiva; in rosso gli aspetti critici della razza. La scheda è una media, quindi il singolo soggetto può anche scostarsi significativamente da quanto illustrato. Per Tolleranza ai bambini si intende “bambini al di fuori dell’ambito familiare”; per la salute si tiene conto sia della vita media sia delle patologie tipiche della razza. Non indichiamo la propensione della razza alla guardia perché riteniamo che dedicare un cane alla guardia sia un modo ormai obsoleto di convivere con esso.
- Adatto a chi ha poca esperienza cinofila: 3
- Affezione alla famiglia: 10
- Tolleranza ai bambini: 9
- Tolleranza agli estranei: 9
- Aggressività verso altri cani: 2
- Aggressività verso piccoli animali (gatti, scoiattoli): 9
- Salute: 6
- Intelligenza: 10
- Tendenza ad abbaiare: 6
- Necessità di esercizio fisico: 10
- Adattabilità in appartamento: 1
- Tolleranza alla solitudine: 3
- Tolleranza ai climi freddi: 2
- Tolleranza ai climi caldi: 8
- Facilità di toelettatura: 10
- Facilità all’addestramento: 10
- Tendenza ad allontanarsi quando libero: 10
- Tolleranza alla fatica: 10
Il pointer inglese è un cane dal lo spirito indipendente e fiero: può affezionarsi moltissimo al padrone e alla sua famiglia, a patto però di vivere a stretto contatto con l’umano. Purtroppo la mole ha sempre rappresentato per proprietari poco amanti dei cani un facile alibi alla coabitazione e la vita in recinto esalta spesso la riservatezza della razza che “si lascia” andare solo dopo un po’ di tempo di vera vita in comune. Se viene abituato fin da subito a socializzare si potranno quindi evitare problemi legati alla sua innata timidezza.
Il pointer inglese è buono ed estremamente paziente con i bambini per i quali può rappresentare un ottimo compagno di giochi. Non essendo un cane aggressivo, riesce a convivere pacificamente anche con altri animali domestici. Tanto è energico quando svolge l’attività venatoria, tanto è calmo quando si trova nell’ambiente domestico; è infatti un cane dotato di una notevole capacità di adattamento alle diverse situazioni.
Non è consigliabile, viste le sue caratteristiche, costringere il pointer a una vita d’appartamento come semplice cane da compagnia. La sua casa ideale è quella fornita di un ampio giardino; inoltre gli si dovranno consentire lunghe e quotidiane passeggiate e corse; tenendo conto che ha un raggio d’azione molto grande (a volte centinaia di metri, se è allenato) è opportuno non liberarlo in zone ad alta intensità di traffico, se non appositamente addestrato. Costringere un pointer a una vita non attiva lo renderebbe molto triste e malinconico. Reagisce molto male anche alla solitudine e, se lasciato solo per parecchie ore, può lasciarsi andare a comportamenti distruttivi.
Il pointer inglese è molto socievole con i bambini e gli altri cani; molto meno con altri piccoli animali, che possono risvegliare il suo istinto venatorio.
Da considerare che, come molte razze a pelo raso, non ama particolarmente i climi freddi. Il mantello del pointer, date le sue caratteristiche, non è particolarmente difficile da tenere pulito e ordinato. È consigliabile controllargli le zampe dopo che ha svolto attività fisica oppure dopo che è tornato da una battuta di caccia. Importante anche il controllo delle orecchie al fine di rimuovere eventuali spine o aghi infiltratisi nel padiglione auricolare che potrebbero provocare fastidi o, ancor peggio, brutte infezioni.
Caratteristiche fisiche del pointer inglese
Testa: il muso è quadrato, il tartufo, di colore nero, è leggermente rialzato rispetto al muso. Lo stop è decisamente marcato. Il collo è lungo, leggero e arcuato. Le orecchie, la cui forma tende al triangolare, sono piatte, sottili, morbide e pendenti. La dentatura è completa e ha la chiusura a forbice. Ha occhi grandi e rotondi di colore ocra scuro.
Corpo: il tronco sta nel quadrato, il petto è largo e aperto con buoni muscoli pettorali. La pelle è tesa, ben aderente in tutto il corpo.
Arti: in perfetto appiombo, sono ben sviluppati e muscolosi.
Coda: è grande alla radice e tende ad affusolarsi man mano che ci si avvicina alla punta, decisamente fine.
Pelo: è raso, liscio, molto fine e lucente. Lo standard del pointer inglese ammette diversi colori: bianco, nero, nero-focato, fulvo, rosso, marrone, marrone bruciato, limone, in tutte le loro gradazioni. I colori possono essere sia uniti o presentare anche del bianco.
Altezza e peso: lo standard prevede un’altezza al garrese variabile nei maschi da 63 a 69 cm e nelle femmine da 61 a 66 cm.
Tra i difetti che ricorrono maggiormente nei pointer inglesi ricordiamo il prognatismo, enognatismo, colori e misure fuori standard, occhio chiaro, assi cranio-facciali paralleli, tartufo depigmentato, coda troppo grossa, pelo non lucente, monorchidismo, criptorchidismo, scarsa muscolatura.

Tutti sono concordi nel considerare il pointer come uno dei migliori cani da caccia, noto per il suo ottimo fiuto e la velocità con la quale riesce a seguire le tracce della preda
Pointer inglese: salute e vita media
Il pointer inglese presenta una certa inclinazione alla displasia dell’anca, a problemi tiroidei e di nanismo. Può soffrire di morbo di Addison, una condizione molto seria di deficit ormonale delle ghiandole surrenali. Inoltre, può sviluppare problemi agli occhi come l’atrofia progressiva della retina, l’entropion, la cataratta, l’occhio a ciliegia (ipertrofia della ghiandola lacrimale nel cane). Può anche soffrire di problemi cutanei (cisti), allergie e di rogna demodettica.
La vita media del pointer inglese è di 12-17 anni.
Il prezzo dei cuccioli
Il prezzo dei cuccioli acquistati in un buon allevamento varia fra i 600 e i 900 euro; ovviamente, per soggetti addestrati (dai 4 ai 12 mesi) il prezzo può essere maggiore (soprattutto se già addestrati alla caccia e non solo educati alla convivenza con l’uomo).

Nel 2020 all’ENCI le iscrizioni di pointer inglese sono state 2.237
La storia della razza
Sulle origini del pointer inglese vi sono ipotesi e discussioni infinite. Una delle ipotesi ritenute più credibili fa risalire l’origine del pointer a circa due secoli fa, grazie all’incrocio tra diverse razze (pointer italiano, foxhound, bloodhound, greyhound, newfoundland, setter e bulldog).
Alcuni cinofili seguono l’ipotesi dell’origine spagnola, secondo tali autori il bracco spagnolo sarebbe il vero progenitore del pointer; arrivato in Inghilterra nei primi anni del 1700 grazie ai soldati inglesi di ritorno dalla guerra di successione spagnola, il bracco spagnolo, cane dal buon fiuto, ma alquanto lento e pesante, sarebbe stato migliorato dagli abilissimi addestratori inglesi. Il miglioramento è stato tale che molti cinofili ritengono che il prototipo iniziale non fosse il bracco spagnolo, ma quello portoghese, una cane da ferma molto più agile, plastico e vivace.
Il noto cinologo Sir William Arkwright affermava che la razza provenisse dal bracco da punta italiano, importato in Inghilterra dai canili della corte di Francia che reperiva i suoi cani in Italia, ma molta della documentazione su cui si basava Arkwright per le sue affermazioni viene ritenuta non totalmente attendibile.
Quali che siano le sue origini, c’è da dire che tutti sono concordi nel considerare il pointer come uno dei migliori cani da caccia, noto per il suo ottimo fiuto e la velocità con la quale riesce a seguire le tracce della preda.