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Samoiedo

Il samoiedo è una razza canina appartenente al gruppo 5 (cani di tipo spitz e di tipo primitivo), collocata nella sezione 1A (cani nordici da slitta), secondo la classificazione della F.C.I. (Federazione Cinofila Internazionale).

Viene anche indicato con i nomi Samoyède e Samoiedskaia sabaka. Il samoiedo è un cane di taglia media, e il termine “spitz” fa riferimento a razze molto antiche e particolarmente adatte ai climi nordici.

Il termine samoiedo deriva dal nome della tribù Samoiedi, un popolo nomade del nord della Russia che è stato nei secoli custode dei progenitori di questa razza di cani. Originariamente allevato per cacciare, trainare slitte e difendere le renne, il cane di razza samoiedo si è rivelato anche un eccellente cane da compagnia.

Il nome inglese della razza è Samoyed.

Carattere del samoiedo

Per ulteriori informazioni sulle singole voci della scheda (copyright cane-e-gatto.it) si consulti l’articolo Come scegliere un cane. Il punteggio varia da 1 a 10 e risponde direttamente alla domanda indicata dalla locuzione della prima parte, per cui un voto molto basso in aggressività indica che la razza non è aggressiva; in rosso gli aspetti critici della razza. La scheda è una media, quindi il singolo soggetto può anche scostarsi significativamente da quanto illustrato. Per Tolleranza ai bambini si intende “bambini al di fuori dell’ambito familiare”; per la salute si tiene conto sia della vita media sia delle patologie tipiche della razza. Non indichiamo la propensione della razza alla guardia perché riteniamo che dedicare un cane alla guardia sia un modo ormai obsoleto di convivere con esso.

  • Adatto a chi ha poca esperienza cinofila: 4
  • Affezione alla famiglia: 10
  • Tolleranza ai bambini: 9
  • Tolleranza agli estranei: 9
  • Aggressività verso altri cani: 2
  • Aggressività verso piccoli animali (gatti, scoiattoli): 9
  • Salute: 6
  • Intelligenza: 6
  • Tendenza ad abbaiare: 8
  • Necessità di esercizio fisico: 9
  • Adattabilità in appartamento: 3
  • Tolleranza alla solitudine: 6
  • Tolleranza ai climi freddi: 10
  • Tolleranza ai climi caldi: 1
  • Facilità di toelettatura: 3
  • Facilità all’addestramento: 6
  • Tendenza ad allontanarsi quando libero: 7
  • Tolleranza alla fatica: 7

Il samoiedo ha un carattere dolce e affettuoso, anche se, come molte razze nordiche, sa essere molto indipendente. Se non ha ben socializzato nei primi mesi, può diventare eccessivamente timido e riservato. Si integra bene nella vita familiare ed è un ottimo compagno per i bambini grazie al lato giocherellone e allegro del suo carattere; va poi ricordato che il samoiedo è un cane molto giovale anche con gli estranei; non avranno quindi problemi coloro che amano circondarsi di amici in casa.

Un lato un po’ più critico riguarda l’obbedienza; il samoiedo, infatti, non è particolarmente ubbidiente e nemmento troppo propenso all’addestramento, per cui è necessario impartire l’educazione di base fin dai primi momenti di convivenza, certamente con dolcezza, ma anche con la dovuta fermezza, per evitare di avere un cane adulto difficilmente gestibile. Lo scopo principale dell’addestramento è quello di abituarlo alle richieste del padrone e contrastare la sua innata testardaggine. Si può usare il gioco per insegnare i comandi base e l’ubbidienza, assecondando la sua predisposizione alla vita all’aria aperta e al movimento fisico. Si deve poi tenere in debita considerazione il fatto che il samoiedo tende ad annoiarsi piuttosto facilmente, ragion per cui è opportuno educarlo con esercizi stimolanti e situazioni nuove da esplorare piuttosto che con esercizi monotoni caratterizzati da una certa ripetitività.

Si ricordi che, anche se oggi il samoiedo è per lo più usato come cane da compagnia, i tratti di cane nordico e primitivo sono ancora presenti e quindi ha bisogno di una sana vita all’aperto e di un quotidiano esercizio fisico. Molti esemplari sono addestrati con successo per l’agility. Il samoiedo è quindi un cane poco adatto a chi preferisce una vita sedentaria con il proprio cane; non lo si può sicuramente considerare un cane da appartamento.

Oltre alle normali indicazioni per assicurare la salute e l’igiene delle orecchie e degli occhi, il pelo necessita di frequenti spazzolate e di un costante controllo.

Caratteristiche fisiche del samoiedo

Testa: il cranio è largo e piatto e il muso allungato. Le orecchie sono dritte, triangolari, ma leggermente arrotondate in punta. Gli occhi sono scuri, a mandorla.

Corpo: il tronco è largo e la corporatura solida ma senza essere massiccia.

Arti: dritti sia quelli anteriori sia i posteriori con una forte ossatura.

Coda: è lunga e a spazzola.

Il pelo: è una caratteristica distintiva di questo cane, è bianco e molto folto, al punto che i cuccioli vengono spesso paragonati ai piccoli di orso bianco.

Altezza e peso: il peso non è indicato dallo standard, che prescrive invece l’altezza che deve essere compresa tra 54 e 60 per i maschi e tra 50 e 56 per le femmine. L Il fisico è muscoloso, ma agile; il samoiedo possiede una notevole resistenza alla fatica e alle intemperie.

Samoiedo

Nel 2020 all’ENCI le iscrizioni di samoiedo sono state 312. Nel decennio 2011-2020, l’anno record di iscrizioni è stato il 2016 (374)

Samoiedo: salute e vita media

I samoiedo sono cani longevi: la vita media è di 12-14 anni. Si tratta di una razza robusta, soggetta a poche patologie ereditarie, come la displasia dell’anca, molto comune in cani di taglia medio-grande e l’atrofia progressiva della retina. Può essere anche suscettibile di ipotiroidismo e nefropatia.

Una patologia peculiare della razza è la nefrite ereditaria, detta anche glomeruloptia ereditaria del samoiedo, che colpisce i reni. La condizione è più grave nei maschi che sembrano sani per i primi tre mesi di vita fino alla comparsa dei sintomi. La morte per insufficienza renale di solito si verifica entro i 15 mesi di età. Le femmine sviluppano sintomi lievi a 2-3 mesi di età, ma non soffrono di insufficienza renale. A differenza delle altre patologie ereditarie, oggi non è disponibile alcun test di screening genetico per la glomerulopatia ereditaria del samoiedo.

samoiedo

Il pelo è una caratteristica distintiva del samoiedo, è bianco e molto folto, al punto che i cuccioli sono spesso paragonati ai piccoli di orso bianco

Il prezzo dei cuccioli

Il prezzo dei cuccioli acquistati in un buon allevamento è di fascia media e varia fra gli 800 e i 1.000 euro.

Samoiedo - cucciolo

Cucciolo di samoiedo

Allevamenti – Samoiedo

Per acquistare un cane di razza avendo le maggiori garanzie di professionalità, vi proponiamo i siti con affisso ENCI (un affisso è la denominazione che precede o segue il nome di un cane proveniente da una fattrice della quale il titolare dell’affisso è proprietario) per la razza Samoiedo.

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Un nome per il mio samoiedo

Se cercate un suggerimento per dare un nome al vostro samoiedo. potete consultare gli elenchi suddivisi per sesso:

  • Nomi per cani femmina
  • Nomi per cani maschi. 

Il samoiedo nel cinema

Per chi ama i cani samoiedo, due film da non perdere; il primo è Iron Will – Volontà di vincere (1994), che vede fra i protagonisti Gus, un bellissimo esemplare che guida la muta di cani di Will, impegnato in una durissima corsa di cani che mette in palio 10.000 dollari che gli permetterebbero di salvare dai guai la sua famiglia. Un film ben fatto e appassionante che piacerà a grandi e bambini.

Il secondo, Ricatto d’amore (2009), è una commedia romantica interpretata da Sandra Bullock e Ryan Reynolds; a far scoccare la scintilla fra Margaret (Sandra Bullock) e Andrew (Ryan Reynolds) contribuirà involontariamente anche Kevin, il samoiedo della famiglia di Andrew.

Breve storia della razza

Si tratta di una razza di origine relativamente recente. I suoi antenati erano due cani allevati dalla tribù dei Samoiedi: il “tipo orso” e il “tipo lupo”. A differenza degli esemplari moderni, questi progenitori avevano il pelo completamente nero.

Alla fine del XIX secolo il samoiedo cominciò ad uscire dalla sua terra natale, la Siberia. La versione attuale della razza scaturisce da una selezione successiva operata in Inghilterra e negli Stati Uniti. Le cronache raccontano di uno zoologo inglese, Ernest Kilburn Scott, che, nel 1889, dopo aver trascorso alcuni mesi nel territorio della tribù dei Samoiedi, portò con sé un cucciolo maschio di colore marrone chiamato Sabarka; in seguito importò, dagli Urali, un esemplare di sesso femminile color crema chiamata Whitey Petchora e, dalla Siberia, un esemplare maschio di colore bianco chiamato Musti. Questi tre cani, insieme a pochi altri portati dagli esploratori hanno formato la base per la razza dei Samoiedo occidentali. Nel 1909, in Inghilterra, fu redatto il primo standard della razza.

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