Il setter inglese è una razza canina di taglia media originaria dell’Inghilterra; specialista nel suo campo, il setter inglese viene impiegato per cercare silenziosamente, trovare e puntare la selvaggina da piuma come la pernice o il fagiano. Il setter inglese è una razza canina appartenente al gruppo 7 (cani da ferma), collocata nella sezione 2A (cani da ferma britannici), secondo la classificazione della F.C.I. (Federazione Cinofila Internazionale). Il setter inglese si differenzia nettamente dal setter irlandese e dal setter gordon per il suo caratteristico pelo lungo, bianco e setoso, ma all’interno di questa razza esistono tre varietà, ovvero:
- setter inglese varietà lemon belton
- setter inglese varietà blue belton
- setter inglese varietà liver belton.
Nella prima varietà, il mantello bianco ha macchiettature marrone-arancio, nella seconda il mantello, sempre di colore bianco, si caratterizza per le macchie e le moschettature nere tendenti al blu, mentre nella terza il mantello è bianco ha delle macchie di color marrone. I setter inglesi varietà blue belton presentano in alcuni esemplari delle focature sopra gli occhi; in questo caso vengono detti “tricolori”. Il nome inglese della razza è English Setter.
Indice
- Carattere
- Caratteristiche fisiche
- Setter inglese: un cane nato per la caccia
- Addestramento
- Salute e vita media
- Prezzo dei cuccioli
- Allevamenti
- Origini della razza
- Un nome per il mio setter inglese

Il setter inglese è un eccellente cane da caccia, dal temperamento dolce e leale al padrone
Carattere del setter inglese
Per ulteriori informazioni sulle singole voci della scheda (copyright cane-e-gatto.it) si consulti l’articolo Come scegliere un cane. Il punteggio varia da 1 a 10 e risponde direttamente alla domanda indicata dalla locuzione della prima parte, per cui un voto molto basso in aggressività indica che la razza non è aggressiva; in rosso gli aspetti critici della razza. La scheda è una media, quindi il singolo soggetto può anche scostarsi significativamente da quanto illustrato. Per Tolleranza ai bambini si intende “bambini al di fuori dell’ambito familiare”; per la salute si tiene conto sia della vita media sia delle patologie tipiche della razza. Non indichiamo la propensione della razza alla guardia perché riteniamo che dedicare un cane alla guardia sia un modo ormai obsoleto di convivere con esso.
- Adatto a chi ha poca esperienza cinofila: 6
- Affezione alla famiglia: 10
- Tolleranza ai bambini: 9
- Tolleranza agli estranei: 9
- Aggressività verso altri cani: 1
- Aggressività verso piccoli animali (gatti, scoiattoli): 9
- Salute: 6
- Intelligenza: 10
- Tendenza ad abbaiare: 7
- Necessità di esercizio fisico: 10
- Adattabilità in appartamento: 1
- Tolleranza alla solitudine: 3
- Tolleranza ai climi freddi: 8
- Tolleranza ai climi caldi: 6
- Facilità di toelettatura: 6
- Facilità all’addestramento: 6
- Tendenza ad allontanarsi quando libero: 10
- Tolleranza alla fatica: 8
Il setter inglese, nato come cane da caccia per la sua innata predisposizione venatoria, mostra tuttavia alcune caratteristiche comportamentali che lo hanno reso anche un ottimo cane da compagnia, anche se la vita in appartamento lo sacrifica molto. Assolutamente affettuoso e per sua natura molto tranquillo, questo setter crea un fortissimo legame con le persone che se ne occupano (solitamente definiti come padroni, anche se il termine può avere accezioni negative).
Molto veloce e instancabile, il setter inglese è il cane ideale per chi ama stare a lungo in campagna passeggiando all’aria aperta. Poiché ha un ampio raggio d’azione, è opportuno addestrarlo al contatto nei primi mesi di vita, altrimenti le passeggiate in campagna possono trasformarsi in lunghi inseguimenti del proprio fedele amico.
Di indole pacata e sensibile si presta molto facilmente a trasformarsi in un amabile compagno di casa, sempre allegro, amichevole e dai riflessi sempre pronti. Proprio per questa sua estrema sensibilità, richiede continue attenzioni da parte del “padrone”, che dovrebbe sempre fargli sentire il proprio affetto.
Caratteristiche fisiche del setter inglese
Testa: il cranio è di lunghezza pari a quella del muso, il tartufo è nero o marrone scuro e gli occhi sono grandi, dolci, di espressione intelligente e di color nocciola scuro.
Le orecchie hanno attaccatura bassa e sono di lunghezza moderata, pendenti e accostate alle guance
Corpo: il tronco si presenta medio-lungo con schiena corta e dritta.
Arti: quelli anteriori sono forti e muscolosi, mentre quelli posteriori sono in perfetto appiombo; le articolazioni del ginocchio hanno una buona angolatura e i piedi presentano forma ovale con dita ben ravvicinate.
Coda: è inserita alta, grossa e robusta alla radice, di lunghezza media, incurvata a falce rovesciata e con bella frangia.
Pelo: è piuttosto lungo, leggermente ondulato e setoso dalla parte posteriore della testa fino all’altezza delle orecchie, mentre è raso sulla testa (orecchie escluse), sul margine anteriore e sulle facce laterali degli arti anteriori, ben frangiati come la coda.
Altezza e peso: di taglia medio-grande, il setter inglese ha un’altezza media al garrese di 60 cm nei maschi e di 56 cm nelle femmine, mentre il peso può raggiungere i 30 kg nei maschi e i 28 kg nelle femmine.
Setter inglese: un cane nato per la caccia
Nell’esercizio venatorio il setter inglese mostra la sua dote migliore, ossia uno straordinario olfatto tramite il quale è in grado di fiutare l’emanazione della selvaggina anche dopo parecchie ore dal suo passaggio e a mettersi sulla traccia giusta senza perderla mai.
Nel campo tiene sempre il muso rivolto nella corrente di vento per catturare l’odore del selvatico ed è un vero spettacolo ammirarlo mentre corre velocemente e d’improvviso si arresta una volta individuata la preda, come nella tipica posa dei grandi felini prima di un agguato.
Grazie alla sua estrema facilità nei movimenti, sa adattarsi a ogni tipo di terreno, mostrando una grande abilità sia sui semplici terreni piani che su quelli collinari o negli acquitrini.
Addestrati secondo le regole tedesche, con lo scopo di utilizzarli sia prima che dopo lo sparo, i setter inglesi sono anche ottimi cani da acqua, ma bisogna considerare che durante la stagione fredda sarebbe meglio non metterli in queste condizioni poiché sono privi del sottopelo e quindi di adeguata protezione.
Addestramento del setter inglese
Le regole principali per l’educazione e la conduzione del setter inglese possono essere sintetizzate in un concetto fondamentale: non bisogna mai usare la costrizione in modo tale che il vostro amico senta il lavoro come un obbligo imposto, ma al contrario deve risultare spontaneo, come se fosse guidato da un filo di seta e segua gli ordini del proprio “genitore adottivo” in modo da goderne armoniosamente entrambi.
Ciò che il setter inglese non deve mai dimenticare è la ferma assoluta (il cosiddetto down), a qualsiasi distanza, attraverso segnali uditivi e visivi. Non deve mai essere distratto dalle emanazioni delle orme o del terreno, ma va educato in modo tale da seguire sempre l’aria in direzione del vento. Il setter mantiene inglese sempre il contatto visivo col padrone quando si è in campagna ed è sempre alla ricerca del più stretto rapporto umano, desideroso di essere trattato con affetto, intelligenza e molta calma soprattutto nel periodo di insegnamento.
Setter inglese: salute e vita media
Il setter inglese ha una predisposizione particolare per l’osteocondrite disseccante di spalla, una seria patologia che può essere causa di deviazioni angolari a carico degli arti (nel caso in cui venga colpita la cartilagine d’accrescimento), tumefazioni articolari e zoppia.
Come capita in molte altre razze, anche il setter inglese può essere colpito da displasia dell’anca e displasia del gomito. Può essere anche affetto da ipotiroidismo e sordità. Ha una vita media di 10-12 anni.
Il prezzo dei cuccioli
La razza è molto popolare e ciò comprime i prezzi. Il prezzo dei cuccioli di setter inglese acquistati in un buon allevamento varia fra i 500 e gli 800 euro. Soggetti già in parte addestrati alla caccia (dai 5 mesi all’anno) possono costare anche il doppio.

Nel 2020 all’ENCI le iscrizioni di setter inglese sono state 13.704
La storia della razza
Il setter inglese deve la sua selezione, a Sir Edward Laverack (1798-1877), calzolaio inglese della prima metà dell’Ottocento che, in seguito a un’improvvisa fortuna, decise di dedicarsi completamente alla sua vera passione, i cani da caccia. Fu così che, dopo una lunga serie di incroci e di severissime selezioni nel suo allevamento del Westmoorland, riuscì nel 1825 a fissare i caratteri distintivi di questa razza. I suoi cani divennero ben presto famosi non solo in patria, ma anche oltre oceano.
Altro grande allevatore di setter inglesi fu Purcell Liewellin il quale, incrociando sangue gordon con sangue irlandese e con la razza di Laverack, diede origine a un proprio ceppo di setter, selezionato appositamente per la caccia in pianura.
Gli inglesi chiamarono questi cani con il termine setter (da to seat, stare seduti) poiché quando è in ferma, il cane assume una posizione quasi seduta, sfiorando il terreno e inclinando lievemente la parte posteriore del corpo.
In Italia i primi setter inglesi comparvero verso la fine dell’Ottocento ed ebbero subito un enorme successo, con numerosi estimatori cinofili che se ne occuparono direttamente, fino ad arrivare a essere oggi uno dei maggiori Paesi in cui viene allevato questo splendido cane dall’elegante portamento.