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British shorthair

Il british shorthair è una razza di gatto a pelo corto di origine britannica (la denominazione, del resto, non lascia adito a dubbi: britannico a pelo corto); nel Regno Unito è da diversi anni la razza più diffusa.

La razza è stata selezionata nella seconda metà del XIX secolo; vennero scelti a tale scopo i migliori esemplari della numerosa popolazione autoctona; gatti cioè che nel corso dei secoli si erano adattati perfettamente alle particolari condizioni delle isole britanniche.

La prima partecipazione di un british shorthair a un’esposizione felina risale al 1871; inizialmente la razza veniva selezionata soltanto nel colore blu che al tempo era particolarmente di moda; l’incrocio con la razza persiana servì a rendere il mantello più folto e più soffice; ha dato inoltre alla testa quelle rotondità che lo distinguono dal gatto europeo.

L’interesse per la razza cominciò a subire un netto rallentamento verso la fine del XIX secolo, in contrasto a quello che invece veniva rivolto al persiano e al siamese; nonostante il calo d’interesse, non mancarono gli allevatori che continuarono la selezione del british.

Come altre razze di gatto, anche il british rischiò l’estinzione a causa della II Guerra Mondiale, ma nonostante gli esemplari rimasti fossero ormai pochi, si riuscì a salvare la razza.

Pian piano l’interesse per il british cominciò a rifiorire e la razza cominciò a diffondersi anche oltre confine, in particolar modo in Olanda, Belgio e Germania.

Indice

  • Caratteristiche
  • Carattere
  • Salute e vita media
  • Le cure
  • Prezzo dei cuccioli
British shortair

British shortair

British shorthair – Caratteristiche fisiche

Il british shorthair è un gatto dall’aspetto imponente e dalle forme rotonde. La taglia è medio-grande; gli esemplari maschi hanno dimensioni maggiori di quelle delle femmine (6-8 kg per i maschi, 5,7 kg per le femmine). Lo sviluppo è piuttosto lento e la piena maturità viene raggiunta verso i tre anni. Il corpo è muscolo e massiccio, piuttosto raccolto e arrotondato. Il petto è ben largo e la casa toracica ben sviluppata. Spalle e fianchi sono piuttosto forti; gli arti sono corti e robusti.

La testa è tonda, il cranio è piuttosto largo e poggia su un collo corto, forte e ben sviluppato.

Il naso è corto, largo e dritto.

Le orecchie non sono particolarmente grandi, sono ben distanziate fra loro e presentano un leggero arrotondamento in punta.

Gli occhi sono grandi e rotondi; i colori sono il rame, l’arancio scuro, il blu e il verde.

La coda è corta, ma piuttosto folta; presenta un lieve arrotondamento in punta.

Il mantello è corto e folto con un buon sottopelo. Lo standard prevede diverse varietà di colore; per moltissimo tempo, quella più popolare è stata quella blu (non a caso la razza veniva spesso identificata anche come british blue); altre varietà sono il nero, il bianco, il crema, il lilla, il rosso, il cinnamon e il fawn (daino). Il mantello può essere monocolore (è l’evenienza più comune) oppure presentare più colori.

Carattere

Il british shorthair ha un ottimo carattere; è tranquillo, affettuoso, socievole ed equilibrato. Dorme molte ore, ma non disdegna di partecipare alla vita familiare.

Non è un gatto aggressivo né invadente; è piuttosto indipendente; non ama essere coccolato troppo a lungo e deve essere lui a scegliere il momento più adatto al contatto.

Sopporta meglio di altri gatti la solitudine e può vivere tranquillamente in casa, anche se ama molto i grandi spazi all’aria aperta. Sa adattarsi piuttosto bene a tutti i tipi di clima.

Sa convivere piuttosto bene con gli altri gatti e anche con i cani di casa; non è aggressivo e nemmeno diffidente verso i bambini.

Con l’avanzare dell’età tende a diventare piuttosto pigro e, conseguentemente, tende a mettere su qualche etto di troppo.

British shorthair – Salute e vita media

È un gatto che gode di buona salute e ha una vita media di circa 14 anni, ma ci sono esemplari che possono raggiungere i venti anni di età. La malattia più comune è la PKD (rene policistico), una patologia causata da un disordine genetico che colpisce i persiani e le razze a essi correlate.

Cure

Il british deve essere spazzolato almeno una volta alla settimana con una spazzola di setole; nel periodo della muta si utilizzi una spazzola con i denti di gomma in modo da rimuovere accuratamente i peli morti; si impedirà che il gatto ne ingerisca troppi quando si lecca.

Le orecchie vanno pulite con appositi prodotti soltanto quando sono particolarmente sporche; le unghie vanno spuntate con le apposite forbicine.

Il prezzo dei cuccioli

Il prezzo dei cuccioli di british shorthair con pedigree può variare dai 400 euro ai 1.000 euro per i migliori esemplari da esposizione.

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