L’agility dog è forse la più conosciuta disciplina sportiva per cani. La sua nascita, avvenuta nel Regno Unito, viene fatta risalire alla fine degli anni ’70 del secolo scorso; in seguito l’agility si è diffuso prima nei Paesi del nord Europa, poi progressivamente, è divenuto noto in molte nazioni del mondo. Nel nostro Paese l’agility dog ha fatto la sua comparsa alla fine degli anni ’80, per la precisione nel 1988; a partire dal gennaio del 1990, l’ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana) pubblicò un proprio regolamento; l’anno successivo lo adeguò a quello della FCI, la Federazione Cinofila Internazionale.
Dopo le prime gare tenute nel 1990, l’agility dog ha cominciato a diventare uno sport sempre più diffuso, in particolare nelle regioni centro-settentrionali.
Cos’è l’agility dog
Si tratta, sostanzialmente, di una competizione che prevede un percorso a ostacoli (ispirato a quello dei concorsi ippici) che il cane dovrà terminare nel minor tempo possibile evitando di ricevere penalità; la competizione prevede anche la partecipazione del padrone del cane che dovrà guidare il suo amico a quattro zampe impartendogli comandi e istruzioni. Va precisato che il proprietario potrà guidare il cane usando voce, gesti, spostamenti del corpo ecc., ma non gli è permesso toccare né il cane né gli ostacoli.
Da quanto appena detto, appare ovvio che l’agility è una disciplina sportiva nella quale è fondamentale una perfetta intesa fra uomo e cane.
Le gare di agility sono ormai molto comuni e la loro diffusione è in continuo aumento.
Non vi è unanimità di pareri sull’agility dog; alcuni amano molto questa disciplina sportiva e ritengono che sia un ottimo strumento per creare un rapporto ancor più profondo fra il cane e il suo amico uomo, un modo, insomma per cementare il proprio feeling, il proprio spirito di squadra; altri, al contrario, ritengono che non sia corretto costringere il cane a dover superare determinati ostacoli per quelle che in fondo ritengono essere soltanto ambizioni o vanità del proprietario.
Sicuramente, se si deve parlare di vanità umana, il cane che fa agility si diverte molto di più di quello che partecipa a estenuanti manifestazioni di bellezza. C’è comunque da rilevare che i cani che più si divertono sono quelli che sono portati a “lavorare”, per esempio i border collie.

Un cane Jack Russell impegnato durante un percorso di agility dog.
Le regole principali
Di seguito riportiamo brevemente le principali regole dell’agility dog.
Classi e categorie – Nell’agility dog si distinguono classi e categorie. Le classi sono legate al fatto di essere o no principianti. Superando con una qualifica di almeno “Eccellente Netto” tre gare di classe I grado si ottiene il brevetto di agility che consente di passare al secondo livello. Dopo aver ottenuto tre podi nel secondo brevetto è possibile accedere al terzo brevetto, livello che consente di accedere alle selezioni per la squadra nazionale e al Campionato Italiano di Agility.
Per quanto riguarda le categorie si distinguono:
- categoria Small (cani alti fino a 35 cm al garrese)
- categoria Medium (cani alti da 35 a 43 cm al garrese)
- categoria Large (cani alti più di 43 cm al garrese).
A seconda della categoria di appartenenza si hanno variazioni relative all’altezza delle asticelle, ai salti e agli ostacoli.
Ostacoli – Si distinguono tre tipologie di ostacoli: quelli che devono essere superati con un balzo (salto in alto e salto in lungo), quelli di contatto (ostacoli da superare passandoci sopra come la palizzata, la bascula e la passerella) e quelli di penetrazione (ostacoli da superare passandoci dentro, per esempio il tubo rigido, il tubo molle, la ruota e lo slalom).
Un ostacolo particolare è rappresentato dal tavolo dove il cane deve salire e rimanere per almeno 5 secondi.
I percorsi possono essere lunghi dai 100 ai 200 metri; gli ostacoli vanno da un minimo di 15 a un massimo di 20.
Errori e rifiuti – Nel corso della competizione il cane può commettere degli sbagli; questi vengono distinti in errori e rifiuti; si parla di errore quando l’ostacolo viene superato non in conformità a quanto previsto dal regolamento (per esempio si salta un’asticella, ma la si fa cadere); ogni errore commesso comporta 5 punti di penalità. Si parla invece di rifiuto qualora il cane non si cimenti con l’ostacolo o vi si cimenti parzialmente (per esempio, passare a fianco alla siepe invece di saltarla).
Nel caso di rifiuto il conduttore non può continuare la sua corsa, ma deve prima far superare correttamente l’ostacolo al cane; anche il rifiuto comporta 5 punti di penalità.
Eliminazione – Nell’agility dog è prevista anche la possibilità di eliminazione. Essa può essere decretata per svariati motivi:
- il cane commette 3 rifiuti
- il cane effettua il percorso erroneamente affrontando un ostacolo che non doveva essere superato in quel momento oppure si cimenta con l’ostacolo nel verso contrario
- il cane esce dal percorso e abbandona il terreno di gara
- il cane porta un collare
- viene superato il tempo massimo previsto per la competizione
- il conduttore si comporta scorrettamente con il giudice oppure con il proprio cane
- il cane mostra aggressività.
Ricognizione del percorso – Prima di iniziare la propria corsa con il cane, i conduttori, senza i propri cani, possono effettuare una ricognizione del percorso studiandolo e memorizzandolo in modo da ridurre le possibilità di errore.
La competizione viene vinta dal cane che, con meno penalità, termina il percorso nel minor tempo.