Il cane in giardino non è un problema se ha imparato alcune regole per consentire un’ottimale convivenza fra uomo, animale e piante.
Il cane deve imparare a non fare buche qua e là; occorre l’attenzione vigile del padrone che al primo accenno di scavatura grida un “no!” secco e poi distrae il cane, attirando la sua attenzione con giochini o con una semplice pallina, alla fine premiandolo con un bocconcino di cibo di cui il cane è ghiotto.
Il nostro amico deve anche imparare a separare il giardino dalla casa: abituatelo alla pulizia, bloccandolo dolcemente prima di entrare in casa e pulendogli le zampe.
Ovviamente, oltre ai doveri, il nostro cane ha anche i suoi diritti. Il cane deve essere libero di scorazzare a piacimento; se volete proteggere una parte del giardino, recintatela con una rete bassa in modo che il cane non possa accedervi, capirà che quella zona è off limits.
Mettete in un angolo all’ombra una piccola ciotola piena di acqua, mantenendola sempre pulita.

Il cane in giardino non è un problema se ha imparato alcune regole per consentire un’ottimale convivenza fra uomo, animale e piante.
Ricordiamoci comunque che al cane non basta gironzolare nel giardino, anche se può sembrare felice e appagato; per quanto grande sia il giardino, per i cani di media e grande taglia, è sempre necessario la passeggiata all’aperto, dove l’assenza di restrizioni appaga fisicamente e psicologicamente il senso di libertà innato del nostro amico.
Le piante
In genere il cane adulto non ha problemi con le piante del gairdino anche quelle più pericolose, in quanto difficilmente ha l’abitudine di cibarsene o comunque conviverci (ogni cane che ha provato le punture delle ortiche poi le evita).
Quali sono quindi i cani che pososno risultare problematici?
- i cani che sono abituati a cibarsi di vegetali, sia per gioco sia per abitudine
- i cani che sono abituati a scavare (potrebbero trovare i bulbi e cibarsene)
- i cuccioli che hanno ancora l’abitudine di mordicchiare tutto ciò che li incuriosisce.
Di seguito forniamo due elenchi. Nel primo sono elencate le piante cui prestare attenzione soprattutto nei tre casi sopraindicati; nel secondo sono elencate le piante che possono risultare nocive. Gli elenchi sono utili anche per la frequentazione di parchi e giardini pubblici.
Se avete il sospetto che il vostro cane abbia mangiato una pianta tossica, non esitate a chiamare il vostro veterinario di fiducia: quanto prima si interviene e minori sono i danni.
Il cane in giardino: piante cui prestare attenzione
Aconito
Principio tossico: aconitina e altri alcaloidi analoghi.
Parte velenosa: l’intera pianta, ma soprattutto foglie e radici.
Crea a volte infiammazione della mucosa buccale, vomito, intensa salivazione, alterazione della vista, debolezza, movimento scoordinato delle zampe.
Aglio
Principio tossico: N-propil solfuro, dimetilsolfuro e solfuro di allile.
Parti velenose: bulbi, germogli, fiori e gambi.
Determina disturbi gastrointestinali, debolezza, anemia.
Agrifoglio
Principio tossico: saponine.
Parte velenosa: i frutti.
Può dare disturbi gastrointestinali.
Aloe
Principio tossico: barbaloina (un glucoside antrachinonico).
Parte velenosa: la linfa che dà disturbi gastrointestinali.
Calla Lily
Principio tossico: ossalato di calcio, rafidi e una proteina non identificata.
Parte velenosa: le foglie.
Può dare irritazione della bocca, della cute e delle mucose apparenti; può provocare inoltre dermatiti da irritazione.
Si consiglia il lavaggio della pelle, degli occhi e del cavo orale con liquidi freddi o emollienti.
Cipolla
Principio tossico: N-propil solfuro, dimetilsolfuro e disolfuro di allile.
Parti velenose: i bulbi, piccoli bulbi, fiori e steli.
Può dare disturbi gastrointestinali,debolezza, anemia e danni epatici.
Crisantemo
Principio tossico: lattoni sesquiterpenici presenti in tutte le parti della pianta.
Parte velenosa: la linfa.
Può dare dermatite da contatto, eritema, orticaria, prurito, formazione di croste e desquamazione cutanea.
Dieffenbachia
Principio tossico: rafidi di ossalato di calcio e proteina non identificata.
Parte velenosa: le foglie.
Può dare stomatite e dermatite da irritazione.
Pulire bene la cute, gli occhi e la cavità orale con acqua.
Dulcamara
Principio tossico: glicoalcaloidi della solanina.
Parte velenosa: i frutti immaturi.
Può dare disturbi gastrointestinali.
Edera del diavolo
Principio tossico: rafidi di ossalato di calcio e proteina non identificata.
L’intera pianta è velenosa.
Può dare stomatite e dermatite da irritazione.
Lavaggio di cute, occhi e cavità orale.
Edera velenosa
Principio tossico: varie catecolamine insature, a lunga catena, sostituite.
La parte velenosa: l’intera pianta.
Può dare dermatite allergica da contatto.
Rimuovere immediatamente il composto irritante con acqua corrente.
Euforbia
Principio tossico: istamina, acetilcolina, serotonina, acido formico.
Parti velenose: i peli irritanti presenti su foglie e steli.
Può dare abbondante salivazione, sfregamento della bocca con le zampe, debolezza muscolare, tremori, vomito e difficoltà respiratorie.
Filodendro
Principio tossico: rafidi di ossalato di calcio e una proteina sconosciuta.
Parte velenosa: le foglie.
Può dare stomatite e dermatite da irritazione quindi, se necessario, effettuare il lavaggio della cute, della congiuntiva e del cavo orale.
Giunchiglia
Principio tossico: sconosciuto.
Parte velenosa: i bulbi.
Determina gastroenterite.
Glicine
Principio tossico: wistarina.
La parte velenosa: tutta la pianta.
Determina disturbi gastrointestinali e dolori addominali.
Ippocastano
Principio tossico: miscela di saponine conosciuta come esculina.
Parti velenose: i frutti e i ramoscelli.
Può provocare disturbi gastrointestinali.
Iris
Principio tossico: sconosciuto.
Parte velenosa: i bulbi e i rizomi.
Può determinare disturbi gastrointestinali, dolori addominali, gastroenterite.
Ligustro
Principio tossico: siringina, nuzenidi, glucosidi secoiridoidi.
Parte velenosa: l’intera pianta.
Può determinare dolori addominali e disturbi gastrointestinali.
Mancinella
Principio tossico: diperteni.
Parte velenosa: la linfa.
Determina stomatite, disturbi gastrointestinali,dermatite, cheratocongiuntivite.
Indurre il vomito, effettuare lavaggio della cute con acqua e sapone.
Margherita
Principio tossico: lattoni sesquiterpenici in tutte le parti della pianta eccetto il polline.
Parte velenosa: la linfa.
Determina dermatite da contatto, eritema, orticaria, prurito, formazione di croste e desquamazione cutanea.
Mela dell’amore
Principio tossico: glicoalcaloidi della solanina.
Parti velenose: i frutti immaturi.
Determina disturbi gastrointestinali.
Mela del Perù
Principio tossico: atropina, iosciamina, scopolamina.
Parti velenose: le foglie e i semi.
Può determinare midriasi (dilatazione della pupilla), disturbi della vista, aritmie cardiache, convulsioni.
Mela di sodomia
Principio tossico: solanina, glicoalcaloidi.
Parte velenosa: il frutto immaturo.
Determina disturbi gastrointestinali.
Mughetto
Principio tossico: glucosidi cardioattivi.
Parti velenose : l’intera pianta.
Determina dolori addominali, disturbi gastrointestinali, aritmie cardiache.
Narciso selvatico
Principio tossico: sconosciuto.
Parti velenose: i bulbi.
Determina gastroenterite.
Occhio di capra
Principio tossico: miscela di saponine conosciuta come esculina.
Parti velenose: le nocciole e i ramoscelli.
Può causare disturbi gastrointestinali.
Oleandro
Principio tossico: glucosidi cardioattivi simili alla digitale.
Le parti velenose: l’intera pianta.
Determina dolori addominali, disturbi gastrointestinali, aritmie cardiache.
Orecchie d’elefante
Principio tossico: rafidi di ossalato di calcio.
Parti velenose: l’intera pianta.
Può causare stomatite e dermatite da irritazione.
Lavare molto bene gli occhi e il cavo orale.
Orgoglio delle Barbados
Principio tossico: tannini.
Parti velenose: i semi.
Determina disturbi gastrointestinali con remissione di solito entro le 24 ore.
Ortica cavallina della Carolina
Principio tossico: glicoalcaloidi della solanina.
Parti velenose: i frutti immaturi.
Determina disturbi gastrointestinali.
Partendo
Principio tossico: lattoni sesquiterpenici in tutte le parti della pianta.
Parte velenosa: la linfa.
Determina dermatite da contatto, eritema, prurito, formazione di croste e desquamazione della cute.
Patata
Principio tossico: glicoalcaloidi della solanina.
Parti velenose: i tuberi immaturi.
Può causare disturbi gastrointestinali.
Poinciana nana
Principio tossico: tannini.
Parti velenose: i semi.
Determina disturbi gastrointestinali e remissione di solito entro le 24 ore.
Poinsettia
Principio tossico: complesso terpenico.
Parti velenose: le foglie e gli steli.
Determina lievi disturbi gastrointestinali.
Pathos
Principio tossico: rafidi di ossalato di calcio e una proteina non identificata.
Parte velenosa: l’intera pianta.
Determina stomatite e dermatite da irritazione.
Pulire bene la pelle, gli occhi e la bocca.
Primula
Principio tossico: sconosciuto.
Parti velenose: le foglie e i gambi.
Determina stomatite, disturbi gastrointestinali, dermatite da contatto.
Quercia velenosa
Principio tossico: varie catecolamine insature, a lunga catena, sostituite.
Parte velenosa: l’intera pianta.
Determina dermatite allergica da contatto.
Pulire immediatamente la sostanza irritante con acqua pulita.
Sambuco
Principio tossico: glicosidi cianogenetici e purgante non identificato.
Parte velenosa: l’intera pianta.
Può causare dolori addominali e disturbi gastrointestinali.
Signora nuda
Principio tossico: sconosciuto.
Parti velenose: i bulbi.
Determina gastroenterite.
Solano americano
Principio tossico: fitolaccatossina e altri glicosidi triterpenoidi correlati.
Parti velenose: le foglie e le radici.
Determina dolori addominali e disturbi gastrointestinali.
Sommacco
Principio tossico: varie catecolamine insature, a lunga catena, sostituite.
Parte velenosa: l’intera pianta.
Determina dermatite allergica da contatto.
Pulire la pelle con acqua corrente.
Tabacco indiano
Principio tossico: lobelina e altri alcaloidi correlati.
Parte velenosa: l’intera pianta.
Può causare vomito, eccitazione, debolezza, atassia, tremori e crisi convulsive.
Indurre il vomito.
Tulipano
Principio tossico: sconosciuto.
Parti velenose: i bulbi.
Determina gastroenterite.
Uccello del paradiso
Principio tossico: tannini.
Parti velenose: i semi.
Determina disturbi gastrointestinali, remissione di solito entro le 24 ore.
Vischio
Principio tossico: foratossina.
Parte velenosa: l’intera pianta.
Determina dolori addominali e diarrea.
Vischio europeo
Principio tossico: viscumina.
Parti velenose: le foglie e i piccioli.
Determina dolori addominali e disturbi gastrointestinali.
Veronica (varietà di primula)
Principio tossico: sconosciuto.
Parti velenose: sono le foglie e i piccioli.
Determina stomatite, disturbi gastrointestinali, dermatite da contatto.
Wisteria-Wistaria
Principio tossico: glicoside sconosciuto, wistarina e lectina.
Parte velenosa: l’intera pianta.
Determina disturbi gastrointestinali, dolori addominali.
Massima attenzione
Si tratta di piante che potenzialmente danno gravi problemi. Per fortuna molte di esse sono abbastanza sicure perché il cane non riesce ad accedere alla parte velenosa; per esempio, nel caso di albicocche, ciliegie, pesche ecc. il cane dovrebbe masticare il nocciolo per arrivare ai semi velenosi.
Albicocca
Principio tossico: glicosidi cianogenetici (amigdalina), per idrolisi liberano acido cianidrico.
Parti velenose: i semi all’interno del nocciolo.
Determina vomito, dolori addominali, convulsioni, flaccidità muscolare, incontinenza, coma.
Alloro di montagna
Principio tossico: grayanotossine (andromedotossine).
Parti velenose: le foglie e il nettare possono dare infiammazione della mucosa buccale, salivazione eccessiva, disturbi gastrointestinali, debolezza, disturbi della vista, convulsioni e coma.
Azalea
Principio tossico: grayanotossine (andromedotossine).
Parti velenose: le foglie e il miele ricavato dal nettare dei fiori.
Crea stomatite, disturbi gastrointestinali, debolezza, deficit della vista, convulsioni e coma.
Campanula
Principio tossico: atropina, iosciamina, ioscina, scopolamina.
Parti velenose:le foglie e i semi.
Può dare disturbi della vista , delirio e convulsioni.
Ciliegia
Principio tossico: glicosidi cianogenetici (amigdalina) per idrolisi liberano acido cianidrico.
Parte velenosa: i semi contenuti nel nocciolo.
Determina vomito, dolori addominali, letargia, cianosi, convulsioni, flaccidità muscolare, incontinenza, coma.
Edera inglese
Principio tossico: ederagenina, un glicoside saponinico.
Parti velenose: le foglie e i frutti.
Determina gastroenterite e l’animale può entrare in coma e morire nel giro di 24-48 ore.
Fiore cardinale e fiore blu cariale
Principio tossico: lobelina e altri alcaloidi correlati.
Parte velenosa: l’intera pianta.
Determina vomito, eccitazione, debolezza, movimento scoordinato degli arti, tremori e crisi convulsive.
Funghi
Principio tossico: vari.
Le specie velenose sono numerose, in particolar modo quelle del genere Amanita.
Parte velenosa: l’intero fungo.
Può determinare gastroenterite, segni neurologici, allucinazioni, ipercettibilità, danni epatici, coma.
Gelsomino giallo
Principio tossico: gelsemicina e altri alcaloidi correlati.
Parte velenosa:l’intera pianta.
Può determinare scoordinazione dei movimenti, disturbi della vista, secchezza delle fauci, difficoltà di deglutizione, debolezza muscolare, crisi convulsive, insufficienza respiratoria.
Giglio gloriosa e giglio rampicante
Principio tossico: colchicina.
Parte velenosa: l’intera pianta.
Può determinare stomatite, vomito, dolori addominali, disturbi gastrointestinali, insufficienza renale.
Idrangea
Principio tossico: glicoside cianogenetico (idrangina).
Parte velenosa: il bocciolo del fiore.
Determina vomito, dolori addominali, letargia, cianosi, convulsioni, flaccidità muscolare, incontinenza e coma.
Lupino
Principio tossico: lupinina e altri alcaloidi correlati.
Parte velenosa: l’intera pianta.
Determina debolezza muscolare, paralisi, depressione respiratoria, convulsioni.
Mandorla
Principio tossico: glicosidi cianogenetici (amigdalina) per idrolisi liberano acido cianidrico.
Parti velenose: i semi all’interno del nocciolo.
Determina vomito, dolori addominali, letargia, cianosi, convulsioni, flaccidità muscolare, incontinenza e coma.
Marijuana
Principio tossico: tetraidrocannabinolo.
Parti velenose: le foglie e i germogli.
Determina depressione del sistema nervoso e convulsioni.
Mela
Principio tossico: glucosidi cianogenetici (amigdalina) per idrolisi liberano acido cianidrico.
Parti velenose: i semi all’interno del nocciolo.
Determina vomito, dolori addominali, letargia, cianosi, convulsioni, flaccidità muscolare, incontinenza, coma.
Mescal
Principio tossico: mescalina.
Parti velenose: sono i boccioli.
Determina gastroenterite, midriasi, vista offuscata vertigini allucinazioni, depressione circolatoria.
Noce inglese
Principio tossico: sconosciuto.
Parte velenosa: il mallo.
Determina gastroenterite e convulsioni.
Noce nera
Principio tossico: sconosciuto.
Parte velenosa: il mallo.
Determina gastroenterite e convulsioni.
Occhio di granchio
Principio tossico: abrina.
Parti velenose: i semi masticati o rotti.
Determina disturbi gastrointestinali, potenzialmente mortale.
Ortica
Principio tossico: istamina, acetilcolina, serotonina, acido formico.
Parti velenose: i filamenti urticanti sulle foglie e sui piccioli.
Determina scialorrea, sfregamento della bocca sulle zampe, debolezza muscolare, tremori, vomito, dispnea, diminuzione della frequenza cardiaca.
Pepe della Carolina
Principio tossico: calycantina e altri alcaloidi correlati.
Parti velenose: i semi.
Determina vomito, atassia (quando l’animale ha un andamento malfermo ed irregolare ed è causato da scoordinazione muscolare), depressione del sensorio (l’animale si presenta abbattuto con la testa rivolta vero il basso), convulsioni e disfunzioni cardiache.
Pesca
Principio tossico: glucosidi cianogenetici (amigdalina ) che liberano acido cianidrico.
Parti velenose: i semi all’interno del nocciolo.
Determina vomito, dolori addominali, letargia, cianosi (colorazione bluastra delle mucose) convulsioni, flaccidità muscolare, incontinenza, coma.
Peyote
Principio tossico: mescalina.
Parti velenose: i boccioli.
Determina gastroenterite, midriasi (dilatazione della pupilla), vista offuscata, vertigini, allucinazioni, depressione circolatoria.
Piè corvino
Principio tossico: protoanemonina.
Parte velenosa: la linfa.
Può causare stomatite, dermatite, disturbi gastrointestinali, insufficienza renale, scoordinazione dei movimenti, convulsioni.
Prugnolo
Principio tossico: glicosidi cianogenetici (amigdalina) liberano acido cianidrico per idrolisi.
Parti velenose: i semi all’interno del nocciolo.
Determina vomito, dolori addominali, letargia, cianosi, convulsioni, flaccidità muscolare, incontinenza e coma.
Ranuncolo
Principio tossico: protoanemonina.
Parte velenosa: la linfa.
Determina stomatite, dermatite, dolori addominali, disturbi gastrointestinali, insufficienza renale, scoordinazione dei movimenti, convulsioni.
Ricino
Principio tossico: ricina.
Parti velenose: i semi.
Determina gastroenterite a lenta insorgenza (18-24 ore dopo l’ingestione), depressione del sensorio, febbre, dolori addominali, diarrea emorragica, aritmie cardiache, convulsioni.
Stramonio
Principio tossico: atropina, iosciamina, ioscina, scopolamina.
Parti velenose: le foglie e i semi.
Determina midriasi, disturbi della vista, aritmie cardiache, delirio e convulsioni.
Tabacco
Principio tossico: nicotina.
Parte velenosa: l’intera foglia.
Determina gastroenterite, agitazione, tremori muscolari, andatura rigida degli arti, atassia, debolezza, prostrazione, dispnea, paralisi, morte rapida.
Tasso
Principio tossico: alcaloidi della tassina.
Parti velenose: gran parte della pianta, compresi i semi, ma non l’arile rosso.
Determina scoordinazione dei movimenti, iniziale secchezza delle fauci, midriasi, dolori addominali, vomito, cianosi, scialorrea, debolezza, coma, aritmie cardiache, insufficienza cardiaca o respiratoria.
Vite trombetta
Principio tossico: atropina, iosciamina, ioscina, scopolamina.
Parti velenose: le foglie e i semi.
Determina midriasi, disturbi della vista, aritmie cardiache, delirio e convulsioni.