L’incontinenza urinaria è un’inappropriata emissione di urina che può colpire cani di ogni età, sesso e razza. Come vedremo, le cause possono essere le più svariate e più o meno gravi; non sempre, comunque l’incontinenza urinaria nel cane è da attribuirsi a una patologia in atto; in alcuni casi infatti il problema è di tipo psicologico e a ben poco servono i rimedi farmaceutici. In altri casi, l’incontinenza è legata all’età molto avanzata.
A prescindere dalle cause che ne stanno alla base, l’incontinenza urinaria è un problema che può creare molto disagio al nostro amico a quattro zampe causando un peggioramento della sua qualità di vita.
Incontinenza urinaria nel cane – Cause
Come accennato poco sopra, le cause di incontinenza urinaria nel cane possono essere le più svariate.
In alcuni casi l’involontaria emissione di urina è determinata da un problema di tipo neurologico come per esempio la compressione, il danneggiamento o la degenerazione del midollo spinale, dei nervi pelvici o pudendi.
In altri casi il problema può essere determinato da anomalie congenite dell’apparato urinario (in questo caso il problema si manifesta fin dalla tenera età).
Altre cause di incontinenza la riduzione della capienza volumetrica della vescica e il calo del controllo fisico nei soggetti di età particolarmente avanzata.
Nel caso in cui le perdite involontarie di urina siano associate a un anomalo aumento della sete (polidipsia) è molto probabile che alla base vi siano patologie quali diabete, piometra (patologia causata da una degenerazione del tessuto uterino che causa un accumulo di pus nella cavità dell’utero), ipercalcemia, iperadrenocorticismo (sindrome di Cushing) ecc.
Anche processi di tipo infiammatorio a carico dell’apparato urinario o la calcolosi urinaria possono causare incontinenza.
Nelle femmine un’importante causa di incontinenza urinaria è rappresentata dall’intervento di sterilizzazione; esistono molti studi su casi di incontinenza urinaria dopo intervento di ovariectomia (il problema si verifica con una frequenza che varia dall’1,3 al 20,1%); nella gran parte dei casi, in seguito all’intervento di sterilizzazione si ha un’alterazione funzionale dello sfintere uretrale; questa alterazione dipende da problemi anatomici come la conformazione uretrale o la posizione della vescica oppure problemi ormonali come la concentrazione di estrogeni nel sangue. Alcune razze, come bob tail, boxer, dobermann e pastore tedesco risultano più predisposte di altre.
Il peso corporeo ha la sua importanza dal momento che l’incontinenza si presenta più frequentemente nei cani che pesano più di 20 kg.
L’età al momento dell’intervento sembra essere un fattore determinante dal momento che l’incidenza dell’incontinenza urinaria si aggira verso il 20% nelle cagne che vengono operate prima del loro primo calore e passa allo 0,5 % circa nel caso di operazione dopo il primo calore.
Anche eventuali complicazioni post-operatorie possono determinare incontinenza.
L’incontinenza urinaria nel cane maschio in seguito a intervento di sterilizzazione è possibile, ma è decisamente meno frequente che nelle femmine.
L’incontinenza urinaria non è sempre determinata da patologie neurologiche o infiammatorie; in alcuni casi infatti il problema è di tipo psicologico; ciò si verifica soprattutto in cani che hanno vissuto difficili relazioni sociali nei primi tempi della loro vita; la vicinanza dell’uomo causa in questi animali ansia, timore e stress e l’emissione inappropriata di urina è il modo in cui essi manifestano il loro forte disagio.

L’incontinenza urinaria è un’inappropriata emissione di urina che può colpire cani di ogni età, sesso e razza
Diagnosi
Il segno principale dell’incontinenza urinaria nel cane è ovviamente la perdita involontaria di urine; tale perdita può verificarsi sia durante il sonno sia durante la veglia e anche nel caso in cui, per i motivi più svariati, si verifica un incremento della pressione addominale (per esempio quando il cane abbaia o quando è sdraiato).
Gli esami che devono essere effettuati in caso di incontinenza urinaria sono:
- esame delle urine
- urografia discendente e uretrografia con mezzo di contrasto
- ecografia
- elettromiografia
- esame neurologico
- esami ematochimici completi.
Incontinenza urinaria nel cane – Rimedi
Per molto tempo, la terapia standard nel caso di cagne incontinenti è stata la somministrazione di estrogeni; queste sostanze agiscono infatti aumentando il tono dello sfintere uretrale. Attualmente il ricorso agli estrogeni è in disuso a causa degli importanti effetti collaterali che possono verificarsi. Al loro posto si utilizzano farmaci ad azione simpaticomimetica (in particolare la fenilpropanolamina cloridrato) che agiscono stimolando i recettori del collo della vescica e dell’uretra craniale determinando un incremento del tono uretrale e la chiusura dello sfintere.
A seconda dei casi si può intervenire anche chirurgicamente; le tecniche a disposizione sono numerose (colposospensione, cistouretropessi, protesi sfinteriche, spostamento craniale della vescica ecc.). La colposospensione è l’intervento che mostra i migliori risultati nei cani femmina, mentre lo spostamento craniale della vescica è quello che risolve maggiormente il problema nei cani maschi.
Nei cani molto anziani o per problemi temporanei legati a una patologia infiammatoria possono essere di notevole utilità i pannolini-mutandina appositamente studiati per i cani.
Qualora l’incontinenza urinaria sia legata a un disagio psicologico è necessario intraprendere un percorso di terapia comportamentale che potrà essere associato o no alla somministrazione di ansiolitici. Sono invece sconsigliati interventi di medicina alternativa (fiori di Bach, omeopatia ecc.) sulla cui scientificità c’è più di un dubbio.