I cani liberi possono essere un ottimo indicatore esistenziale della civiltà del proprietario. Sono sicuro che molti riferiranno il legame fra cani e civiltà alla cattiva abitudine di non raccogliere le deiezioni dei propri cani. Nessuno penso difenda un proprietario che “non raccoglie” in città.
In realtà, il discorso è molto più generale e riguarda tutti quei comportamenti dell’amico a quattro zampe che possono arrecare danno o comunque disturbo agli altri. Oltre a essere un segno di inciviltà sono anche un forte freno all’accettazione dei cani nella nostra società e questo a me, possessore di un cane, disturba non poco.
Fin qui, ancora tutti d’accordo, ma ora lanciamo il sasso. I cani stanno diventando un po’ come i bambini, con i proprietari che minimizzano i fastidi generati dai loro animali proprio come molti genitori minimizzano il disturbo delle loro piccole pesti: “eh, che vuoi farci, è un bambino!”.
Nel sito corsa-e-sport.it c’è un articolo (Corsa e cani randagi) che evidenzia i problemi di chi fa sport all’aperto quando incontra un cane randagio. Purtroppo, oggi i problemi sembrano derivare più dai cani accompagnati dai loro padroni che da cani senza guida.
Mi riferisco a tutti coloro che portano a spasso il loro cane lasciandolo libero di scorrazzare a destra e a manca. Nei comuni dell’hinterland pavese il problema sta diventando serio, tanto che qualche giorno fa addirittura il sindaco di un piccolo centro e un suo amico che stavano passeggiando nei campi di proprietà del sindaco (chissà se è uno di quelli che hanno sempre snobbato il problema…) sono stati aggrediti da quattro cani che un proprietario assolutamente inadatto alla gestione degli animali aveva lasciato liberi: 7 e 10 gg. di prognosi e denuncia dei carabinieri per lesioni colpose a carico del maldestro conduttore. Nell’ultimo mese tante sono state le discussioni che ho avuto con proprietari che, dove ci alleniamo, liberano cani, anche di grossa taglia, con la classica e sciocca scusa “non fa niente” oppure “aspetti che lo prendo al guinzaglio!”. Come? Io devo aspettare che tu faccia i tuoi comodi?
Quando una persona si fa le sue leggi e pretende che gli altri si adeguino è sostanzialmente un incivile.
Infatti, come spiega tuttozampe.com, “il cane, al di fuori delle aree non strettamente individuate, deve essere sempre tenuto al guinzaglio. Per quel che attiene alla campagna nello specifico, i cani dovrebbero essere tenuti al guinzaglio per proteggere la fauna selvatica: possono essere liberati solo i cani da caccia e quelli da pastore, ovviamente nelle aree specificatamente adibite a queste ultime… ricordiamo che la responsabilità per quello che combina il proprio cane lasciato libero e senza guinzaglio, ricade sempre sulla persona che ne detiene la proprietà. In caso di violazione della suddetta norma di condotta, potrà essere elevata una ammenda da 50 a 300 euro, come sancito dall’ordinanza del ministero della Salute del 2009. Sono esenti dall’uso del guinzaglio, come dicevamo, le aree di sgambamento“.
Infatti, l’art. 842 del codice civile ci dice che si può accedere a un fondo altrui senza il consenso del proprietario solo a scopo di caccia (a meno che non vi siano condizioni che su quel fondo impediscano la caccia). Pescatori, fungaioli, runner e proprietari di cani liberi in campagna: tutti fuorilegge. Se uno vuole cambiare le cose, si dia da fare per cambiare la legge, ma non se ne faccia una propria, il “suvvia siamo italiani”, sa solo di stupidità.

I cani liberi possono essere un ottimo indicatore esistenziale della civiltà del proprietario
Un altro segno di inciviltà è il fatto che le aree di sgambamento sono spesso ignorate. Lungo il Ticino, il comune di Pavia ha predisposto un’area di 200×80 m, desolatamente vuota, mentre al di fuori di essa, senza alcun rispetto della legge, tanti continuano a passeggiare lasciando liberi i propri cani.
Quindi, se come runner corro su un argine demaniale (quindi non privato) e un cane lasciato libero da una signora sotuttoio nelle campagne sotto l’argine mi vede e, festante o aggressivo (io ancora non lo so) incomincia a rincorrermi con la signora che con voce da gallina starnazzante, mi dice “non si preoccupi vuole solo giocare”, secondo voi, non ho il diritto di dirle “signora, mi sono dovuto fermare per non cadere. Se io le tocco il sedere mi denuncia per molestie, ma se il suo cane mi salta addosso, obbligando a fermarmi, quindi molestandomi, devo accettarlo?”. Queste parole sono comunque sprecate: perché abbiamo effetto la condizione necessaria non verificata è che la signora abbia un cervello.
Se si contattano i comuni, i responsabili alzano le spalle e si limitano a dire che faranno qualcosa, con i politici locali troppo preoccupati di perdere i voti di chi eventualmente sarebbe multato. Peccato che così perdano i voti di chi è infastidito da comportamenti incivili che gli amministratori non sono in grado di controllare.