Il collare a strozzo, noto anche come collare a strangolo, educativo, da addestramento, a catenella o a scorrimento è un collare per cani con maglie più o meno larghe che viene fatto indossare al cane dopo aver formato una specie di cappio.
Sul collare a strozzo vi sono state, e vi sono tuttora, discussioni infinite fra detrattori e favorevoli, anche se i primi sembrano fortunatamente in netta maggioranza.
Si tratta comunque di un metodo coercitivo ancora piuttosto diffuso nonostante le lesioni importanti che può provocare.
Alcuni anni fa fece un certo scalpore una segnalazione dell’A.S.E.T.R.A. (Associazione di Studi Etologici e Tutela delle Relazioni con gli Animali); l’Associazione fece presente che ” quando si monta un collare a strangolo e si agisce strattonando, si ottiene lo scorrimento di un cappio che si stringe attorno al collo impedendo il passaggio dell’aria e sottoponendo il cane a disagio o a dolore, suscitando in lui un sentimento di paura e/o sofferenza”.
I danni del collare a strozzo
I collari a strozzo, come già accennato, possono procurare problemi molto seri al nostro amico a quattro zampe; si ricordano i principali:
- lesioni a trachea ed esofago
- gravi traumatismi della colonna cervicale
- lesioni ai vasi sanguigni dell’occhio
- paralisi temporanea delle zampe anteriori
- paralisi del nervo laringeo
- atassia degli arti posteriori
- svenimenti.
Sono sempre di più gli istruttori/educatori che considerano il collare a strozzo un metodo controindicato ai fini educativi, senza contare il rischio concreto di procurare danni al cane, a volte anche permanenti.
Molti ritengono, invece, che il collare a strangolo sia uno strumento necessario per l’educazione del cane, una considerazione che viene smentita dai moltissimi proprietari e istruttori che educano benissimo i loro cani senza ricorrere a collari a strozzo o a qualsiasi altro tipo di collare coercitivo (come per esempio il collare a punte).
Chi propugna l’uso del collare a strozzo si giustifica spesso dicendo che con i cani che mostrano gravi problemi comportamentali (per esempio un cane aggressivo) non esiste altra soluzione; in realtà, nel corso degli ultimi trent’anni si sono fatti passi enormi dal punto di vista delle metodologie educative ed è stato provato che è possibile educare “cani difficili” senza ricorrere a metodi basati su imposizioni e forza fisica, se non addirittura violenza.
Gli educatori hanno da tempo a disposizione strumenti culturalmente più avanzati di un collare che crea dolore fisico e il senso d’angoscia che deriva dalla mancanza di respiro.

Il collare a strozzo è un metodo coercitivo ancora piuttosto diffuso nonostante le lesioni importanti che può provocare.