Il criceto è un piccolo roditore della famiglia dei Cricetidi; in realtà, esistono sei differenti sottofamiglie, cui corrispondono diversi tipi di criceti. I più comuni e conosciuti sono il criceto russo, il criceto siberiano, il criceto dorato e il criceto Roborowsky.
A prescindere dai vari tipi, i criceti sono simpatici animaletti che da tempo si sono affermati con successo come animali da compagnia. Le zampe piccole, gli occhi e le orecchie sporgenti conferiscono un aspetto curioso e a volte buffo. Le dimensioni variano a seconda del tipo di criceto: il corpo è compatto e va da un minimo di sette centimetri di lunghezza a un massimo di venti. Ha delle caratteristiche tasche sulle guance, vicino agli incisivi, che all’occorrenza possono servire per trasportare il cibo.
La sua alimentazione è principalmente erbivora: è molto ghiotto di semi, piccoli frutti, fiori e foglie. A volte però non disdegna anche piccoli insetti e lucertole. Allo stato naturale, il criceto entra in uno stato d’ibernazione durante l’inverno da cui esce il tempo necessario per mangiare le scorte immagazzinate nella sua tana. Il criceto domestico invece rimane sveglio tutto l’inverno perché in casa non riesce a percepire l’abbassamento delle temperature.

Esemplare di criceto
Di carattere docile e mansueto, il criceto domestico raramente assume atteggiamenti aggressivi, più comuni invece negli esemplari selvatici. Vediamo ora in dettaglio le caratteristiche peculiari degli esemplari di ogni sottofamiglia.
Il criceto russo
Il criceto russo (Phodopus campbelli), detto neanche criceto di Campbell, è riconoscibile per la riga nera sulla schiena e il pelo di colore grigio chiaro, con pancia e zampe bianche. Tra tutti i criceti è quello dalle dimensioni più piccole: pesa, infatti, solo poco meno di trenta grammi. La sue peculiarità sono le zampe molto pelose pensate per resistere alle temperature nelle steppe mongoliche e cinesi. Ha un carattere esuberante: ha bisogno quindi muoversi parecchio per sfogare la sua energia. A volte risulta aggressivo per la sua spiccata territorialità.
Il criceto siberiano
Il criceto siberiano (Phodopus sungorus) è anche detto criceto winter white, a causa della sua colorazione bianca pensata per mimetizzarsi nelle nevi. In realtà il pelo può essere di diversi colori, ma il ventre è sempre di un bianco candido: inoltre la colorazione può cambiare nel corso dell’anno, a seconda della stagione. Dal punto di vista caratteriale è il più socievole e amante del contatto con gli esseri umani. Oltre che dalle zone della Siberia, proviene da alcune aree del Kazakistan e della Mongolia ed è una presenza relativamente recente in Europa, importato solo dalla fine degli anni ottanta.
Il criceto Roborowsky
Il criceto Roborowsky (Phodopus roborowskij) ha il pelo di color sabbia per facilitare il processo di mimetizzazione nel deserto, il suo habitat naturale delle zone aride dell’Asia. Questo criceto è veramente di piccole dimensioni, arrivando a malapena a cinque centimetri di lunghezza. Prende il nome dell’esploratore che per primo lo scoprì nel 1894. Ha un carattere un po’ più scontroso e può essere di più difficile gestione rispetto agli altri tipi di criceto. Tra tutti, è quello che vive di più, arrivando a 3-4 anni di aspettativa di vita.
Il criceto dorato
Il criceto dorato (Mesocricetus auratus Waterhouse), detto anche criceto siriano, è quello più conosciuto e diffuso tra i possessori di criceti domestici: ha dimensioni più grandi rispetto ai precedenti, il pelo è color miele dorato punteggiato di nero ed è tra, tutti i tipi di criceti, quello più facilmente adattabile alla vita in casa. Proviene esclusivamente dalla Siria e da alcune zone della Turchia.
Quanto costa un criceto?
Il prezzo di un criceto è molto variabile, a seconda della razza, ma rimane comunque molto contenuto, intorno ai 10-15 euro per esemplare. Il criceto dorato è quello che costa di più, arrivando anche a 20 euro. Spesso, allo stesso prezzo, nei negozi l’animaletto viene venduto assieme alla sua gabbietta, indispensabile per la sua convivenza in casa.
Quanto vive un criceto?
Purtroppo il criceto non è un animale molto longevo: vive in media un anno e mezzo o due, e solo alcuni tipi, come il criceto Roborowsky, arrivano al massimo a quattro anni di vita. I criceti sono soggetti a forme tumorali, che probabilmente derivano dai frequenti incroci tra consanguinei o dalla genealogia incerta; da questo punto di vista, la specie più a rischio è il criceto siberiano. Sono anche frequenti le infezioni gastrointestinali e respiratorie. Le tasche che hanno sulle guance possono essere soggette a infezioni, occlusioni e prolasso, sebbene quest’ultimo caso sia abbastanza raro.
Sono anche abbastanza comuni le infezioni della cute, prevalentemente causate da parassiti, come la demodicosi, causata da un acaro del genere Demodex. Il parassita risiede abitualmente nel pelo del criceto e solo negli animali più deboli dà luogo alla malattia conclamata. Nei casi più gravi si ha la perdita del pelo e la formazione di croste su tutto il corpo.