• HOME
  • CANE E GATTO
    • Chi siamo
    • Video
    • Pubblicità
    • Contatti
  • Cani
    • Patologie e sintomi
    • Consigli
    • Dal veterinario
    • Razze di cani
    • Allevamenti
  • Gatti e altri amici
  • Ornitologia
  • albanesi.it

Displasia del gomito nel cane

a cura del dott. Vittorio Garbagnoli

Con l’espressione displasia del gomito si designa un gruppo di entità patologiche relative a un anomalo sviluppo dell’articolazione omero-radio-ulnare del cane. Sono quattro le patologie appartenenti a questo gruppo:

  • osteocondrite dissecante del gomito (OCD)
  • mancata unione del processo anconeo (UAP)
  • frammentazione del processo coronoideo mediale dell’ulna (FPC)
  • incongruenza articolare (IA).

Ognuna di queste patologie conduce a un quadro artrosico secondario.

I fattori scatenanti le patologie possono essere di tipo ereditario oppure di tipo ambientale. Il fattore di rischio legato alla parentela sicuramente esiste dal momento che si è osservato che la frequenza della patologia è 1,6 volte superiore nei soggetti nati da genitori che a loro volta erano stati colpiti da displasia del gomito.

I fattori di tipo ambientale sono invece legati a problemi di ordine alimentare e di ordine traumatico; in effetti, un’alimentazione ipercalorica o eccessivamente ricca di calcio e il ripetersi di traumatismi lievi, ma ripetuti nel tempo, possono portare alla formazione di uno dei quadri patologici sopra elencati.

Le razze canine maggiormente colpite da displasia del gomito sono il bovaro bernese, il rottweiler, il pastore tedesco, il golden retriever, il labrador retriever e il chow chow. Vi sono anche altre razze che vengono colpite da displasia del gomito, ma l’incidenza della patologia risulta essere inferiore; tra queste razze ricordiamo il Terranova, il San Bernardo, lo springer spaniel e alcuni terrier.

NOTA – Soprattutto per le razze a rischio, è opportuno eseguire sempre una visita veterinaria verso i sei mesi d’età per verificare la presenza di un’eventuale displasia.

Displasia del gomito nel cane – Sintomi e segni

Analizziamo le quattro patologie in dettaglio.

Osteocondrite dissecante del gomito – L’osteocondrite dissecante del gomito (o anche del comparto mediale del condilo omerale) è una patologia caratterizzata da un processo osteocondrotico che si localizza alla cartilagine articolare della superficie distale e mediale del condilo omerale. Il processo di osteocondrosi provoca un ritardo nell’ossificazione; si ha quindi un ispessimento cartilagineo che può danneggiare gravemente i condrociti (le cellule che formano la cartilagine) fino a farli morire. In questa situazione il lembo cartilagineo danneggiato o morto può staccarsi dall’osso anche in seguito a traumi di lieve entità o solo a causa del carico ponderale. A questo punto l’osso subcondrale risulta esposto e nel tempo è sottoposto a processi di infiammazione e conseguente artrosi.

Il segno principale dell’osteocondrite dissecante del gomito è la zoppia. Di norma il problema insorge tra i 4 e gli 8 mesi di età. I soggetti di sesso maschile sono quelli solitamente più colpiti dal problema. La zoppia può insorgere in modo improvviso, generalmente in modo lieve, ma tende ad aumentare con il movimento. Il cane ha un tipico atteggiamento conservativo, tende ad allontanare l’arto dolente dal corpo ed evita di distenderlo durante la fase di cammino.

La diagnosi necessita di un esame obiettivo e di un controllo radiografico dell’articolazione. Talvolta l’esame radiografico evidenzia un problema bilaterale anche se la zoppia si manifesta soltanto monolateralmente. Secondo alcuni autori soltanto il 20% circa dei casi necessita di un intervento chirurgico bilaterale, mentre secondo altri autori l’intervento a entrambi gli arti è necessario in oltre il 50% dei casi. Se l’intervento chirurgico non è richiesto si ricorre al trattamento conservativo che consiste in esercizi graduali giornalieri. Normalmente, quando il cane ha 12-18 mesi di età, si ha una risoluzione spontanea della zoppia.

Displasia del gomito

Quella del bovaro bernese è una tra le razze canine più comunemente esposte all’insorgenza di displasia del gomito

Mancata unione del processo anconeo – Il processo anconeo è una porzione dell’ulna; la sua funzione primaria è quella di stabilizzare il gomito del cane, in particolar modo in estensione nella fase di appoggio della camminata. Questa porzione dell’ulna delimita la grande incisura semilunare che si articola con l’omero. Nelle razze canine più pesanti, il processo anconeo ha un centro di ossificazione autonomo e si ha una cartilagine di accrescimento che lo collega con il resto dell’ulna. Il processo di fusione si verifica in un periodo che mediamente va dagli 84 ai 164 giorni di età. Talvolta la fusione non si verifica; le teorie sulla mancata fusione sono diverse; una prima teoria la fa risalire a problemi di tipo meccanico; essa sarebbe cioè dovuta a traumi di varia entità che interessano il processo anconeo quando questo non è ancora completamente calcificato con conseguente frattura a livello della fisi.

Un’altra teoria prende in considerazione la chiusura precoce della cartilagine di accrescimento distale dell’ulna. La crescita asincrona di radio e ulna è alla base del problema. Il radio cresce maggiormente rispetto all’urna forzando sul condilo mediale dell’omero che a sua volta forza sul processo anconeo che non avendo ancora completato il processo di fusione con l’ulna se ne distacca.

Una terza teoria fa risalire il problema al ritardo dell’ossificazione dovuto al processo di osteocondrosi della fisi di accrescimento del processo anconeo. Tale ritardo sarebbe causa di una debolezza strutturale della parte che può distaccarsi in seguito a traumi o a particolari sollecitazioni meccaniche dell’articolazione.

La mancata unione del processo anconeo si manifesta con dolenzia e zoppia, generalmente verso il quinto mese di età. La diagnosi si avvale di un controllo radiografico. La patologia può essere bilaterale; in questo caso essa è meno evidente e c’è il pericolo che essa venga diagnosticata con un certo ritardo. Ciò porta ovviamente a un peggioramento del quadro artrosico.

Il trattamento consiste nell’intervento chirurgico tramite il quale si asporta il frammento oppure lo si fissa tramite una vite.

Frammentazione del processo coronoideo mediale dell’ulna – La frammentazione del processo coronoideo è una patologia che solitamente colpisce i cani di grossa taglia, in particolar modo i soggetti maschi. Molto spesso la lesione è bilaterale e può essere associata a osteocondrosi disseccante del gomito. Così come il processo anconeo, anche il processo coronoideo mediale dell’ulna ha un suo nucleo di ossificazione con una fisi che si fonde con l’ulna quando il cane ha circa sei mesi.

Una causa della frammentazione o del distacco potrebbe essere dovuta al processo di osteocondrosi della cartilagine di accrescimento. Un’altra ipotesi prende invece in considerazione una chiusura precoce della cartilagine di accrescimento del radio; in questo caso l’ulna cresce in modo asincrono rispetto al radio; si hanno di conseguenza una maggiore sofferenza e sollecitazione del processo coronoideo che possono portare a frammentazione o distacco.

La sintomatologia è caratterizzata da zoppia, andatura rigida e poco naturale; il cane tende a sollevare il muso quando l’arto interessato dal problema è in fase di avanzamento. Il cane avverte dolore sia in flessione che in estensione.

La diagnosi richiede accertamenti di tipo radiografico, mentre il trattamento viene effettuato per via chirurgica con asportazione dei frammenti e pulizia dell’articolazione interessata.

Incongruenza articolare – L’incongruenza articolare consiste in un allineamento scorretto delle superfici articolari. È, come abbiamo visto, un denominatore comune nell’insorgenza degli altri quadri patologici che caratterizzano la displasia del gomito.

Displasia del gomito – Cura e prognosi

In caso di OCD e FCP, se i trattamenti di tipo chirurgico vengono intrapresi abbastanza precocemente (tra i sei e i nove mesi di età), sia la prognosi che l’evoluzione radiografica sono abbastanza buone (circa il 75% dei cani ha un miglioramento, anche se non è possibile evitare che si sviluppino processi artrosici e il recupero può essere lungo e probabilmente non completo).

Nel caso di UAP, circa il 50% ritorna alla normale funzionalità, il 30% migliora e il 20% non ha beneficio dall’intervento. Un problema legato all’exeresi del processo anconeo è legata a una lieve instabilità del gomito; ciò può ovviamente peggiorare un quadro artrosico già presente anche se questo è all’inizio; è pertanto necessario intervenire chirurgicamente il più precocemente possibile.

Purtroppo la displasia del gomito viene spesso scoperta in età adulta (dopo l’anno d’età), rendendo impraticabile la via chirurgica. In questo caso, i trattamenti conservativi sono di tipo sintomatico (antinfiammatori), ma soprattutto preventivi di un peggioramento dell’artrosi: mantenimento di un peso corporeo ottimale ed esercizio fisico sono le sole armi a disposizione per evitare il progredire della patologia.

Crediti

Dott. Vittorio Garbagnoli

Clinica Veterinaria Sant’Anna

Via F. Turati 34 – San Martino Siccomario (PV)

Tel. 0382 – 490399

Condividi:
  • Share via Facebook
  • Share via Twitter
  • Share via Email


L'IDEA REGALO

manuale di cultura generale Il Manuale di cultura generale è una grande opportunità per conoscere le basi delle materie che amiamo in modo scientifco e concreto. Un vero e proprio corso su 43 materie fra cui Zoologia e Biologia.


NOVITÀ 2023

La teoria della personalità

Conoscere e interagire con gli altri significa capire la loro personalità. Ci si può riuscire intuitivamente, ma spesso il risultato è mediocre. Questo testo è fondamentale per imparare a conoscere la personalità delle persone con cui ci relazioniamo, e migliorare la qualità della vita negli affetti e nel lavoro. Una buona teoria della personalità arriva persino a rispondere positivamente a un’importante domanda: esiste una personalità ideale nel cammino verso la felicità? Il testo diventa quindi anche uno strumento per conoscere sé stessi e migliorare la propria personalità eliminando i difetti che possono avvelenare la nostra vita. la teoria della personalità

Thea – San Martino Siccomario (PV) © 2000 - 2023 | P.IVA 01527800187 | Tutti i diritti riservati