Il forasacco è uno dei pericoli più subdoli per il nostro cane. Nel periodo che va da aprile a ottobre (in molte regioni fortunatamente da maggio ad agosto) i nostri amici cani devono fronteggiare un nemico piuttosto insidioso, i forasacchi, nome popolare che indica le ariste delle graminacee selvatiche fra le quali ricordiamo in particolar modo l’avena e l’orzo selvatici che sono tra i più comuni.
I forasacchi sono una delle parti della spiga e fin quando sono verdi non rappresentano un pericolo, ma nel momento in cui seccano si trasformano, di fatto, in piccoli aghi molto appuntiti (lunghi da uno a tre cm circa) che possono penetrare con facilità in diverse parti del corpo del nostro amico a quattro zampe.
I forasacchi sono diffusi in tutto il territorio nazionale e sono particolarmente presenti nei prati che si trovano in aperta campagna, ma anche nelle aiuole cittadine, specialmente se la loro manutenzione viene trascurata.
Un forasacco, data la sua struttura, può penetrare in profondità nei tessuti ed è in grado di causare seri danni alla salute dei nostri cani. Una volta che il forasacco si è attaccato al pelo dell’animale, infatti, può, aiutato dai movimenti di quest’ultimo, avanzare e conficcarsi nella cute perforandola e proseguendo il suo percorso nelle strutture interne finendo per causare infezioni che possono essere anche molto gravi e che si manifestano con vari sintomi e segni (arrossamento, dolore, edema, gonfiore, stato di malessere generale ecc.); la sintomatologia poi può variare a seconda del punto nel quale il forasacco è entrato.
Ovviamente i forasacchi possono penetrare non soltanto attraverso il tessuto cutaneo, ma anche dagli orifizi naturali (occhi, orecchie, naso ecc.) dove oltre alle infezioni possono causare problemi meccanici.
Corrono maggiori rischi i cani che vivono in zone di campagna, in particolar modo quelli dotati di pelo fitto e lungo, ma tutti i nostri amici a quattro zampe possono essere interessati dal problema.

Forasacco
Forasacchi: come accorgersi se il nostro cane è stato colpito?
I forasacchi possono ovviamente venire a contatto con qualsiasi zona del corpo, ma alcune zone sono più frequentemente interessate dal problema. Di seguito analizzeremo le situazioni più comuni descrivendo le reazioni del nostro amico a seconda della zona di penetrazione del forasacco.
Zampe – Molto spesso i forasacchi penetrano negli spazi interdigitali e nei cuscinetti plantari; quando ciò si verifica il cane ha la tendenza a zoppicare piuttosto vistosamente e, in certi casi, non è neppure in grado di appoggiare l’arto ferito.
Orecchie – Se il forasacco penetra in un orecchio, il cane cammina con la testa abbassata e girata dalla parte interessata e tenta di liberarsi del corpo estraneo scuotendo ripetutamente il capo e grattandosi. Oltre al pericolo di infezioni c’è il rischio che il forasacco, avanzando lungo il suo percorso, causi la perforazione del timpano con inevitabili conseguenze sulla capacità uditiva.
Naso – Qualora un forasacco penetri nel naso (rischio reso concreto dall’atto del fiutare con il naso rivolto verso terra) di norma il cane inizia a starnutire violentemente e ripetutamente (si possono contare anche più di dieci starnuti di seguito); in alcuni casi è possibile anche che si verifichi rinorragia (perdita di sangue dal naso). Se gli starnuti non sono in grado di far fuoriuscire il forasacco c’è la concreta possibilità che questo venga ingoiato.
Occhi – Gli occhi sono zone molto delicate; se i forasacchi vi penetrano causano gonfiore e una forte lacrimazione; di norma il cane ha la tendenza a chiudere l’occhio colpito. Oltre al sempre possibile pericolo di infezione, esiste anche la possibilità di perforazione della cornea, un evento che potrebbe determinare la perdita della vista o comunque un’importante diminuzione del visus.
Gola – Se il forasacco penetra in gola il segno principale è rappresentato da una violenta tosse che, in alcuni casi, può associarsi a espettorazione di sangue. Il rischio maggiore, in questi casi, è rappresentato dall’insorgenza di broncopolmonite.
Altre zone che possono essere colpite, anche se ciò avviene meno di frequente, sono la zona vulvare, la zona perianale, il pene e le cavità ascellari.

Cespuglio di forasacchi
Cosa fare se si sospetta che il cane sia venuto a contatto con un forasacco?
Come abbiamo visto, una volta penetrato il forasacco può causare danni molto seri e le conseguenze possono essere anche drammatiche; se quindi si sospetta che il nostro cane abbia subito la penetrazione di uno o più forasacchi è necessario contattare al più presto il nostro veterinario di fiducia (tentare l’operazione in proprio è molto rischioso perché si rischia di peggiorare la situazione) che provvederà a esaminare l’animale e procederà con l’estrazione del corpo estraneo. In molti casi è necessario eseguire le manovre (anche la sola esplorazione) effettuando prima un’anestesia generale.
Prevenzione
Per ridurre al minimo la possibilità che il nostro amico a quattro zampe entri a contatto con un forasacco è opportuno evitare, per quanto possibile, di condurre il nostro amico tra l’erba alta o comunque in zone dove l’erba è stata tagliata e lasciata a seccare al sole. Se tagliamo l’erba nel nostro giardino non la si deve lasciare a seccare al sole.
Dopo il ritorno da una passeggiata è opportuno ispezionare con attenzione il pelo del nostro amico facendo particolare attenzione ai punti critici (spazi interdigitali, orecchie ecc.).
Durante il periodo “incriminato” (come detto, dall’inizio del mese di aprile fino alla fine di ottobre) è opportuno spazzolare il cane più del solito e comunque sempre dopo ogni passeggiata.
Il pelo dell’animale dovrebbe essere tenuto abbastanza corto in modo da ridurre le possibilità di contatto con i forasacchi e da facilitare le manovre di ispezione.