La gengivite nel cane è un disturbo particolarmente frequente; è un processo infiammatorio che interessa il tessuto gengivale e caratterizzato dalla presenza di gonfiore, calore, arrossamento e sanguinamento.
La gengivite nel cane non è un problema banale e non deve essere assolutamente sottovalutata dal proprietario; se non si interviene per tempo, infatti, la malattia progredisce, evolve in parodontite e può portare alla perdita di uno o più elementi dentari, senza contare il fatto che, a seconda dello stato di avanzamento della malattia, non è minimale il rischio di un peggioramento delle condizioni di salute generale; secondo alcuni studi, infatti, anche una gengivite di grado lieve è in grado di evocare una risposta infiammatoria generalizzata che potrebbe facilmente aggravarsi se non si interviene in modo rapido e opportuno.
Gengivite nel cane – Le razze più a rischio
La gengivite può interessare tutti i cani, ma le razze brachicefale sono considerate a maggior rischio; i cani brachicefali (per esempio boston terrier, boxer, bulldog francese, bullmastiff, carlino ecc.), sono quelli in cui il cranio è più largo che lungo; più popolarmente si parla di cani con il muso schiacciato; in questi cani la crescita dei denti risulta statisticamente meno regolare che nelle altre razze e ciò li espone maggiormente a malattie dentali, gengivite compresa.
Cause
La gengivite nel cane può riconoscere varie cause:
- eccessivo accumulo di tartaro, condizione che a sua volta favorisce l’insorgenza di infezioni batteriche
- malattie sistemiche come, per esempio, il diabete
- patologie autoimmuni
- patologie virali (da herpesvirus, calicivirus ecc.)
- stato di immunosoppressione (molte malattie determinano un netto calo delle difese immunitarie)
- terapia cronica con corticosteroidi (anche in questo caso si registra un netto calo delle difese immunitarie che favorisce l’insorgenza di processi infettivi)
- traumi orali
- presenza di corpi estranei
- contatto con sostanze chimiche che causano ustioni all’interno della bocca
- tumori orali.
Fra quelle citate, la principale causa che predispone all’insorgenza di gengivite nel cane è sicuramente l’accumulo di tartaro. Per approfondimenti su questo punto si rimanda all’articolo Tartaro sui denti del cane; qui ci limitiamo a ricordare che il tartaro si forma con il passare del tempo a causa dei piccoli residui di cibo che non sono rimossi nel corso delle manovre di igiene orale.

Gli studi mostrano che dopo i tre anni, circa l’80% dei cani soffrono di malattie gengivali o di altre malattie dentali
Gengivite nel cane – Sintomi e segni
I segni e sintomi che rivelano la presenza di gengivite nel cane sono molteplici; i più caratteristici sono i seguenti:
- alitosi (alito cattivo)
- sanguinamento delle gengive
- arrossamento
- gonfiore delle gengive
- alterazione della consistenza del tessuto gengivale (che diventa molle)
- salivazione eccessiva
- dolore (in particolar modo alla masticazione).
Spesso il cane tende a grattarsi la bocca.
Il sanguinamento delle gengive si verifica solitamente dopo le operazioni di spazzolatura dei denti oppure in seguito alla masticazione di cibi che hanno una certa consistenza.
Con il passare del tempo, se non si prendono opportuni provvedimenti, lo stato infiammatorio progredisce e il quadro clinico va incontro a peggioramento; possono comparire recessioni delle gengive, esposizione delle radici e mobilità dentale. Si possono anche formare accessi pieni di materiale purulento.
Quando il quadro di gengivite è avanzato, non è infrequente notare nel cane la perdita di appetito e l’inevitabile calo di peso. A causa del dolore e del disagio provati è molto probabile che il cane appaia più triste e, in certi casi, anche un po’ aggressivo.
Diagnosi
La diagnosi di gengivite nel cane non pone particolari difficoltà allo specialista veterinario; in genere sono sufficienti un accurato esame della bocca del paziente e l’esecuzione di alcuni semplici test; per verificare lo stato di gravità delle cose, non è infrequente che sia effettuata una radiografia.
Gengivite nel cane – Rimedi
I rimedi nel caso di gengivite nel cane non sono poi così dissimili da quelli messi in atto nel caso di gengivite nell’essere umano. A seconda della gravità del quadro clinico si interverrà in un modo piuttosto che in un altro.
In linea generale, si procede con la somministrazione di rimedi farmacologici come antibiotici antinfiammatori/antidolorifici.
Nei casi di gengivite meno gravi, l’antibiotico può essere somministrato localmente sottoforma di gel.
Se la struttura ossea non è stata danneggiata, si procederà anche con la rimozione del tartaro e a un’accurata igiene dei denti.
In alcuni casi, purtroppo, è inevitabile la rimozione di uno o più elementi dentari.
Nel caso di gengivite da traumi, in genere è sufficiente una terapia antinfiammatoria e antidolorifica; se si teme però una sovrainfezione batterica, il veterinario potrebbe decidere anche di somministrare una terapia antibiotica che, in questo caso, avrebbe intenti profilattici.
Gli antibiotici sono spesso somministrati anche nel caso di gengivite da infezioni virali; lo scopo è quello di evitare una sovrainfezione batterica, caso non infrequente.
Se la gengivite è legata alla presenza di una patologia sottostante (diabete, malattie autoimmuni ecc.) o da uno stato di immunodepressione, è ovviamente necessario il controllo della causa principale; restano comunque validi gli interventi con antinfiammatori e antidolorifici per gestire l’infiammazione e il dolore. La somministrazione di antibiotici sarà valutata dal veterinario a seconda dello stato di salute generale.

Operazioni regolari di detartrasi possono prevenire la comparsa di gengivite nel cane
Gengivite nel cane – Prevenzione
La prevenzione della gengivite nel cane dipende molto dallo stile di vita dell’animale e dalla correttezza delle manovre di igiene orale. Riguardo a questo punto è opportuno ricordare che la pulizia dei denti del cane non è da considerarsi un’operazione superflua; essa infatti risulta indispensabile per evitare la proliferazione dei batteri all’interno del cavo orale; una corretta igiene orale, quindi, può ridurre in modo netto la possibilità che i cani soffrano di malattie a carico dei denti e della bocca (gli studi mostrano che dopo i tre anni, circa l’80% dei cani soffrono di malattie gengivali o di altre malattie dentali) e non solo. Per approfondire questo punto si rimanda alla scheda Pulizia dei denti nel cane.