Le ghiandole perianali nel cane, come dice il nome, sono piccole ghiandole collocate ai lati dell’ano, sotto la coda. Sono due e di norma contengono un liquido vischioso che ha essenzialmente due funzioni:
- lubrifica il retto durante la defecazione.
- Con il suo odore acre, serve al cane per “marcare” il territorio.
Spesso le ghiandole si svuotano spontaneamente non solo durante la defecazione e ciò è chiaramente avvertibile per l’odore pungente che emette il liquido fuoriuscito. Il liquido che contengono è ricco di ferormoni, usati dai cani per trasmettere informazioni olfattive e per la socializzazione.
In genere le ghiandole si svuotano naturalmente al passaggio delle feci, ma a volte questo processo non avviene in modo ottimale per svariati motivi e ciò può provocare fenomeni di crescente gravità:
- senso di fastidio per il cane, che cerca insistentemente di leccarsi sotto la coda o si strofinare il sedere per terra, nel tentativo di svuotare le ghiandole.
- Le ghiandole si ingrossano e infiammano, diventando gonfie e arrossate. In questa fase il cane manifesta anche insofferenza a stare seduto.
- Sull’infiammazione si può creare un’infezione batterica: in questo caso il liquido diventa scuro e maleodorante e può verificarsi anche la creazione di pus che cerca di uscire creando delle fistole (buchi).

Il controllo di routine delle ghiandole perianali dal veterinario
L’infiammazione delle ghiandole perianali: le cause
Le cause che provocano l’infiammazione delle ghiandole perianali possono essere diverse, e non sempre è facile risalire a quella giusta, per cui il più delle volte si va per esclusione:
- problemi alimentari: una dieta non corretta, con poche fibre può creare delle feci non ben formate o di piccole dimensioni che, a causa della loro consistenza e forma non schiacciano opportunamente le ghiandole al loro passaggio. Anche problemi intestinali che portano alla diarrea possono acutizzare il fenomeno dell’infiammazione.
- Allergie o intolleranze: entrambe possono dare origine a dermatiti che possono interessare anche la pelle sotto la coda. Secondo alcune tesi condivise da molti veterinari, le intolleranze ad alcuni alimenti (come il latte vaccino) potrebbero creare fenomeni ricorrenti d’infiammazione o infezione delle ghiandole perianali. Secondo altre interpretazioni meno restrittive, l’alimentazione sarebbe coinvolta solo nella misura in cui influenza la forma e la consistenza delle feci.
- Dotti tra le ghiandole perianali parzialmente o totalmente chiusi: in questo caso si tratta di una malformazione morfologica e il problema si presenta quasi subito nel cane giovane ed è molto frequente (più di due episodi all’anno).
L’infiammazione delle ghiandole perianali: le cure
La cura dipende chiaramente dalle cause. Per evitare di arrivare alla fase più pericolosa dell’infezione (che potrebbe propagarsi anche agli organi vicini) conviene, specie se si è verificato già un episodio precedente, controllare spesse visivamente sotto la coda per verificare che non ci siano arrossamenti o ingrossamenti anomali. La cura può essere contessutale all’episodio d’infiammazione o infezione o volta a evitarne la recidiva. Nella fase acuta, il veterinario provvederà:
- a spremere manualmente le ghiandole per far fuoriuscire il liquido. Poiché quest’operazione è comunque traumatica, non sempre può essere fatta, soprattutto se è già presente l’infezione.
- A somministrare antibiotici localmente o per bocca in caso sia presente l’infezione.
Nella fase acuta, oltre che a seguire le indicazione del veterinario, occorre garantire l’igiene sotto la coda, disinfettando e tenendo ben pulita la zona.
Norme generali per evitare recidive
Nel caso si siano presenti uno o più episodi d’infiammazione o infezione, si può intervenire sull’alimentazione del cane, in modo da garantire un’evacuazione regolare e di consistenza opportuna. Sull’opportunità di spremere manualmente in modo regolare le ghiandole non c’è opinione concorde da parte di tutti i veterinari, perché si tratta comunque di un’operazione traumatica sulla cui opportunità occorre valutare caso per caso. Se gli episodi si succedono con molta regolarità, si può pensare di togliere chirurgicamente le ghiandole, un intervento risolutivo che presenta però una complicanza non frequente ma potenzialmente molto limitante, ovvero l’incontinenza fecale, che può essere temporanea, dopo l’operazione o, nei casi più gravi, anche permanente.