Come scegliere la pensione per cani? Con l’arrivo dell’estate per molte famiglie si ripresenta il problema di sistemare in modo conveniente il proprio cane. Sempre più persone portano con sé il proprio cane in vacanza ed è sicuramente una prova di affetto portare con noi il nostro amico quando ciò sia possibile. In molti casi il carattere dell’animale o le caratteristiche della vacanza non lo consentono ed è necessario utilizzare una pensione per cani.
Pensione per cani: 10 semplici regole
Premesso che la pensione non deve essere un luogo di parcheggio del nostro amico, ecco alcune regole basilari per offrire al nostro cane il miglior servizio possibile:
1) Verificate la reale attitudine del gestore ad accudire i cani. Ciò non significa solo l’aver predisposto un ambiente accogliente, ma anche (e soprattutto) la capacità di capirli e di amarli. Gestire una pensione per cani non è un lavoro che si improvvisa dall’oggi al domani, deve essere anche una missione che non sempre si sposa con altre professioni. Diffidate perciò di chi non lo fa come occupazione principale.
2) Visitate la struttura a sorpresa, chiedendo di vedere dove il vostro cane sarà alloggiato. Se il gestore accampa scuse per mostrarvi la struttura, lasciate perdere.
3) Lo spazio è forse il parametro principale: nessun cane può ragionevolmente essere trattato bene se in gabbia o in uno spazio chiuso di pochi metri. I lager non sono più compatibili con la visione moderna (del resto l’unica umana) del rapporto fra uomo e cane.
4) Pur amando i cani e lasciando loro ampia libertà, molti gestori hanno una visione troppo spartana dell’animale: verificate che la temperatura sia confortevole (soprattutto d’inverno e d’estate), che ci sia la copertura dalla pioggia e dal sole, che l’acqua sia sempre disponibile ecc.
5) La pulizia è un parametro importantissimo e irrinunciabile. Probabilmente se la struttura ha superato i primi quattro punti, darà particolare importanza anche all’igiene del nostro amico, ma verificate l’attenzione che il gestore pone nella lotta ai parassiti che altri ospiti possono portare.
6) Fondamentale la disponibilità di un veterinario. La gestione sanitaria deve essere preventiva (la pensione deve chiedervi il libretto sanitario e le modalità di identificazione, microchip o tatuaggio: se non lo fa con voi probabilmente non lo fa con nessun altro ospite) e tempestiva, nel malaugurato caso di problemi improvvisi.
7) Informatevi in dettaglio su come la pensione intenda gestire l’alimentazione del cane. Senza essere maniaci di un’estrema personalizzazione, assicuratevi che il cibo sia di qualità, nella giusta dose e vario.
8) Se il soggiorno non è breve (superiore ai 3-4 gg), informatevi sulle attività ricreative. Esistono pensioni dove i cani possono essere liberi per parecchie ore al giorno, socializzare e divertirsi nel verde, accuditi in modo discreto dal personale. L’attività ricreativa non deve essere una sorta di “ora d’aria” per il carcerato!
9) Verificate la reperibilità del gestore (ovviamente deve essere reciproca: lasciate anche un recapito per rintracciarvi), anche al di fuori dei canonici “orari d’ufficio”.
10) Se siete particolarmente apprensivi e il soggiorno è lungo, verificate la possibilità che un vostro incaricato (amico o persona di fiducia) possa far visita al cane.

Sempre più persone portano con sé il proprio cane in vacanza ed è sicuramente una prova di affetto portare con noi il nostro amico quando ciò sia possibile. In molti casi il carattere dell’animale o le caratteristiche della vacanza non lo consentono ed è necessario utilizzare una pensione per cani.
Alcuni consigli
Ovviamente è importante che anche il proprietario dia la propria collaborazione per rendere confortevole il soggiorno del suo cane. Ecco alcuni consigli:
1) Abituate il proprio cane con alcuni periodi di prova, dapprima molto brevi (anche una giornata) poi sempre più “realistici”. È ottimistico pensare che lasciare in pensione per due o più settimane un cane che non ci ha mai abbandonato sia un’operazione non traumatica.
2) Prima del soggiorno fate visitare il cane, assicurandosi che sia perfettamente in regola con le vaccinazioni; accordarsi con il veterinario per un trattamento antiparassitario preventivo.
3) Portate in pensione anche una copertina con l’odore del cane, della casa, dei proprietari, le sue ciotole e alcuni dei suoi giochi.
4) Fatevi rilasciare una ricevuta della presa in consegna del cane.