La toxoplasmosi nel cane è un’infezione causata da un parassita protozoo (del phylum Apicomplexa) chiamato Toxoplasma gondii. Questo microorganismo è ubiquitario, si può trovare comunemente nel suolo o nell’acqua. Può essere ospitato nell’organismo del cane, del gatto e di altri animali, come la selvaggina.

Il Toxoplasma gondii al microscopio.
Il parassita ha una riproduzione abbastanza complessa che può essere distinta in due fasi:
- il ciclo intestinale, che avviene solo nel gatto domestico e in altri felini. L’animale tipicamente contrae l’infezione mangiando carne di animali a loro volta infetti, oppure venendo in contatto con le loro feci. Queste infatti sono il tramite con cui le uova del parassita si trasmettono all’ambiente: le uova espulse non sono ancora mature, ma lo diventano nel giro di pochi giorni.
- Il ciclo extraintestinale, che avviene in molti animali a sangue caldo (compreso l’uomo): le uova già mature sono presenti nell’intestino dell’individuo ospite e possono passare nel sangue, contagiando ulteriormente altri organi.
Il cane quindi si ammala di toxoplasmosi solo con il ciclo extraintestinale, venendo a contatto con carne o feci infette di uova mature del Toxoplasma gondii.
Sintomi e segni della toxoplasmosi nel cane
I segni dell’infezione di toxoplasmosi sono molteplici e non tutti possono essere presenti contemporaneamente:
- letargia
- febbre
- difficoltà a coordinare i movimenti
- debolezza muscolare
- tremori o convulsioni
- paralisi totale o parziale
- inappetenza, vomito e diarrea
- infiammazione del bulbo oculare
- grave disidratazione
Cura
La diagnosi di toxoplasmosi viene fatta con analisi del sangue specifici, alla ricerca di anticorpi contro il parassita. Una volta accertata l’infezione, si somministrano farmaci (tipicamente la clindamicina) per circa un mese, in grado non tanto di uccidere il parassita, ma si contenerne la riproduzione. Nel caso di grave disidratazione, s’interviene con un’opportuna terapia reidratante con flebo sottocutanee. Nel caso di infezione più grave o sistemica, si aggiungono altri farmaci della classe degli antimalarici (come la pirimetamina).
La toxoplasmosi è contagiosa?
La toxoplasmosi non si può trasmettere dal cane all’uomo, mentre può essere contratta dagli esseri umani entrando in contatto con le feci del gatto. Si ricorda che la toxoplasmosi è una zoonosi pericolosa per le donne in gravidanza (per i dettagli, si consulti l’articolo relativo alla toxoplasmosi nell’uomo).
Quanto al contagio tra animali, per prevenire la patologia nel cane si possono adottare semplici accorgimenti igienici:
- impedire al cane di mangiare carne cruda, tipicamente di volatili o selvaggina
- tenere lontano il cane dalla lettiera del gatto, nel caso convivano nella stessa casa
- curare scrupolosamente l’igiene della lettiera del gatto
- tenere lontano il cane da zone esterne frequentate da gatti
- tenere separate le ciotole dell’acqua del cane e del gatto, per quanto possibile
Si ricorda infine che l’infezione da toxoplasmosi è più probabile nel caso di cani anziani o immunodepressi.